Il presidente della Regione Puglia
Michele Emiliano ha inviato una lettera al ministro delle
Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso per sollecitare un
incontro urgente finalizzato a stipulare un accordo di programma
di decarbonizzazione per lo stabilimento ex Ilva di Taranto.
La richiesta del presidente Emiliano "muove dalla necessità - è
detto nella lettera - di dare risposte immediate al territorio,
stante una crisi irreversibile della realtà produttiva
tarantina, che conta circa 4mila lavoratori in Cigs a cui si
aggiungono le 1.500 unità di Ilva in As e le centinaia di
dipendenti dell'indotto, anch'esso in crisi".
Per Emiliano "la strada è quella della decarbonizzazione,
verso la quale si è perso sin troppo tempo. Andiamo verso la
cessione del siderurgico a nuovi soggetti imprenditoriali,
probabilmente sarà costituita una nuova società. A garanzia del
processo di decarbonizzazione, dovremo avere una forte
partecipazione del governo italiano nelle quote societarie".
La richiesta del presidente della Regione Puglia di convocare
un tavolo urgente con istituzioni locali e sindacati presso il
Ministero Imprese e del Made in Italy intende "valutare - si
aggiunge - il nuovo piano industriale in modo da individuare gli
investimenti prioritari per la decarbonizzazione dell'area. Tra
questi, il primo forno elettrico, un impianto di produzione del
pre ridotto, con derivazione dall'idrogeno, impiegabile negli
altiforni in sostituzione del carbon coke, un impianto di
dissalazione per l'utilizzo dell'acqua, un parco eolico
offshore, il rigassificatore galleggiante e un progetto di
valorizzazione della loppa di altoforno".
"Ritengo - conclude Emiliano - che l'insieme di tali punti
debba rappresentare l'asse portante del futuro progetto
industriale per la decarbonizzazione dell'acciaieria, un
percorso complesso che richiederà il confronto e l'intesa
preliminare con le organizzazioni sindacali".
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