I sindacati Uil e Cgil Puglia sono
scesi in piazza a Bari per dire no al Ddl Sicurezza, approvato
dalla Camera dei deputati e in discussione al Senato. I
rappresentanti delle due organizzazioni sindacali si sono
riuniti in piazza Libertà, davanti alla Prefettura, con
l'obiettivo di presentare un documento al prefetto, Francesco
Russo, nel quale evidenziano la paura che la norma "celi
l'intenzione di limitare l'iniziativa e le mobilitazioni,
comprese quelle indette dalle organizzazioni sindacali, per
difendere i posti di lavoro e contrastare le crisi aziendali e
occupazionali che, specialmente nel Mezzogiorno, stanno mettendo
a serio rischio la posizione occupazionale e reddituale di
centinaia di migliaia di lavoratrici e lavoratori, più di
ventimila sul solo territorio regionale pugliese".
"Siamo convinti - ha spiegato il segretario generale della
Uil Puglia, Gianni Ricci - che il Ddl abbia connotazioni
fortemente ideologiche. Pensare che una manifestazione come
questa potrebbe portare a pene per i partecipanti, limitare la
libertà di critica, credo che sia in questo Paese qualcosa che
vada contro la Costituzione".
Per Ricci si tratta di un Ddl che "non risolve i problemi
della sicurezza", come "la lotta alla mafia, alla criminalità".
"Questo governo - ha dichiarato la segretaria generale della
Cgil Puglia, Gigia Bucci - ancora una volta conferma di mettere
in atto provvedimenti che stanno minando la democrazia. Le
piazze, non solo di Puglia ma di tutta Italia, dimostrano che la
democrazia è sana e che i cittadini intendono difenderla".
La democrazia, ha aggiunto la sindacalista, "non è un
elemento stabile ma è un elemento dinamico e quindi va costruita
e difesa ogni giorno". In caso di approvazione della norma in
Senato, "continueremo - ha concluso Bucci - la nostra
mobilitazione, non ci fermeremo. C'è un Paese in movimento che
questo governo continua a ignorare".
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