Coinvolgere giovani da sette a 17
anni, provenienti da vari Paesi europei, in attività sportive e
sociali in grado di creare connessioni tra culture e tradizioni
differenti. E' l'obiettivo del progetto 'Sgap - Stop the gap",
cofinanziato dall'Unione europea (progetto Erasmus plus), che
vede il Centro sportivo italiano-Comitato di Bari impegnato
nella collaborazione con associazioni e realtà nazionali, della
Macedonia del Nord e della Croazia. Protagonisti, spiega il
Comune di Bari in una nota, sono soprattutto ragazzi e ragazze
con disabilità e difficoltà socio-culturali che parteciperanno a
incontri formativi sui temi dell'inclusione e della prevenzione
al bullismo.
I giovani potranno prendere parte ad attività gratuite di
basket, ginnastica per il benessere, arti marziali, autodifesa,
danza sportiva e ping-pong. Il progetto è suddiviso in tre fasi:
la scelta della disciplina sportiva, la pratica coordinata dagli
allenatori del Csi e il report finale. Il progetto è stato
presentato stamattina a Bari. Presenti, fra gli altri, il
sindaco Vito Leccese, la presidente del Csi-Comitato di Bari
Serafina Grandolfo e il responsabile del progetto Nicola
Battista.
Il sindaco ha ricordato il suo passato da ex giocatore di
pallamano e la sua prima volta all'estero "in occasione di una
partita disputata a Dubrovnik" e poi a Skopje. Ha quindi
aggiunto che "l'attività sportiva per i giovani, soprattutto
nella fascia d'età interessata da questo progetto, è un ottimo
stimolo alla crescita, individuale e collettiva". Grandolfo ha
aggiunto che "si tratta di un progetto di inclusione sociale
rivolto ai tanti ragazzi in condizioni di svantaggio
socio-economico e con disabilità e che si fonda
sull'aggregazione tra coetanei realizzata tramite lo sport".
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