"Oggi a Taranto è una tappa
importante di questo tour che la Uil ha messo in piedi da
qualche settimana e che girerà tutta l'Italia. E stata scelta
Taranto per le difficoltà che ci sono sul lavoro in questo
momento in questa realtà. Noi vogliamo affrontare il tema del
lavoro. Stiamo chiedendo al governo di rimettere al centro delle
politiche nazionali la questione del lavoro, un lavoro
dignitoso, un lavoro retribuito nel modo giusto, un lavoro
soprattutto in sicurezza". Lo ha detto Emanuele Ronzoni,
segretario organizzativo Uil nazionale, aprendo a Taranto la due
giorni dell'evento "No ai lavoratori fantasma", carovana che fa
tappa sulla Rotonda del Lungomare.
"A febbraio - ha aggiunto - abbiamo già superato il numero di
morti dell'anno scorso, questo è un allarme che parte da questa
piazza affinchè il governo intervenga subito. Poi c'è la
questione del precariato. L'80% dei contratti avviati è a tempo
determinato, vuol dire persone che hanno contratti a un anno,
sei mesi, un mese, una settimana, un giorno. Noi li chiamiamo
fantasmi perchè queste persone purtroppo, non avendo certezze,
non avendo garanzie, non possono programmare il futuro e la loro
vita. Noi per queste persone chiediamo che il governo intervenga
attraverso delle politiche serie.".
Ronzoni ha citato "l'esempio della Spagna, dove c'è stato un
accordo tra sindacati, Confindustria e governo per evitare che
vengano sottoscritti contratti a tempo determinato. Lì funziona.
Perchè non dovrebbe funzionare in Italia?".
Il segretario regionale della Uil, Gianni Ricci, ha ricordato
che "in Puglia solo il 7,6% dei contratti attivati nel 2024 è a
tempo indeterminato e sono oltre 200mila i lavoratori in nero,
generando un'economia sommersa pari a 4,5 miliardi di euro.
L'occupazione in Puglia è al 50,7%, con Taranto al minimo
regionale, cioè il 43,2%. Vogliamo accendere i riflettori su
questo dramma e proporre soluzioni".
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