"Nell'ultimo incontro a Palazzo
Chigi si era detto che poteva aprirsi la discussione con le
organizzazioni sindacali e noi siamo ancora fuori della partita.
La questione di chi subentrerà alla gestione commissariale è una
partita che si discute con il sindacato, non è una partita che
può discutere qualcun altro".
Lo dice Loris Scarpa, responsabile nazionale siderurgia della
Fiom Cgil, commentando la decisione del ministero delle Imprese
e del made in Italy di autorizzare i commissari straordinari di
Acciaierie d'Italia in As e di Ilva in As ad avviare una
negoziazione in via preferenziale con la cordata azera guidata
da Baku Steel company e Azerbaijan business development fund per
l'acquisizione degli impianti del gruppo.
"Baku - aggiunge Scarpa - non può pensare che non esiste il
sindacato in Italia, perché esiste e si fa anche valere. Per cui
questa discussione deve essere fatta con il sindacato. Quindi si
dia conto di quello che si è detto a Palazzo Chigi perché il
tempo passa, la situazione aziendale ancora non è positiva, deve
partire il negoziato e la discussione con il sindacato. Le
nostre posizioni sono sempre quelle: nessun esubero, nessun
licenziamento, e poi si dia corso alla discussione sulla
transizione. Queste sono le questioni".
Discussione "da fare in questa fase - ribadisce il segretario
della Fiom - anche con Baku Steel. Discutiamo delle priorità, di
dove vogliono mettere i miliardi di euro promessi. Quale piano
industriale hanno? Ci vogliono tenere all'oscuro? Abbiamo già
avuto due esempi in passato di accordi segreti poi rimessi in
discussione dal sindacato. Anche questo governo è come gli
altri?".
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