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Teatri di Grosseto, progetto pilota per chi ha deficit udito

Teatri di Grosseto, progetto pilota per chi ha deficit udito

Iniziativa nazionale. Tecnologia invia audio a impianti cocleari

GROSSETO, 16 gennaio 2025, 17:46

Redazione ANSA

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Un'esperienza teatrale senza barriere: è l'obiettivo del progetto pilota di livello nazionale promosso dall'assessorato alla cultura di Grosseto, che ha messo al centro l'inclusione di chi ha un deficit sensoriale uditivo.
    L'iniziativa è nata dalla richiesta di una madre grossetana la cui figlia adolescente, Anna, appassionata di teatro, utilizza un impianto cocleare. Il progetto è stato avviato nel novembre 2024 e prevede l'impiego di una tecnologia chiamata Auracast, insieme ad alcune tecniche foniche, per inviare direttamente contenuti audio a varie tipologie di dispositivi, come cuffie, altoparlanti e anche agli apparecchi acustici indossati dalle persone non udenti, come quello usato da Anna.
    La sfida principale era individuare una strumentazione capace di garantire a chi ha difficoltà uditive un'esperienza sonora di pari livello rispetto agli altri spettatori. Oggi, si sottolinea in una nota, grazie a quest'iniziativa, il Teatro degli Industri di Grosseto diviene così un'eccellenza nazionale in grado di offrire una nuova opportunità a tutte le persone con deficit sensoriali uditivi, trasformando l'arte in un linguaggio ancora più universale.
    Il progetto è stato realizzato grazie alla collaborazione della ditta Lucespettacolo e dell'ingegnere del suono Luca Giannerini, con il contributo di Davide Bechis dell'Associazione portatori di impianto cocleare (Aipc), di Mariano Genovese, dirigente delle professioni sanitarie dell'Asl Toscana sud est, anche audioprotesista, e di alcune aziende specializzate in impianti protesici. "Dal primo incontro con la madre di Anna ci siamo messi al lavoro per trovare una soluzione tecnica che permettesse di rendere il teatro un luogo inclusivo - dichiarano il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna e l'assessore alla cultura, Luca Agresti -. Vogliamo ringraziare la ditta Lucespettacolo, l'ingegnere Giannerini, i musicisti Mateo Kovaçaj e Michele Lanzini e tutti coloro che hanno collaborato al progetto per l'impegno e la professionalità con cui hanno affrontato questa sfida, trovando una risposta concreta e innovativa alle nostre esigenze. Oggi possiamo dire con orgoglio che il nostro teatro è più aperto e accessibile, offrendo un'esperienza unica e completa anche a chi vive con una disabilità sensoriale".
   

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