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Onda anni '80 all'Ariston, i Duran Duran 40 anni dopo

Onda anni '80 all'Ariston, i Duran Duran 40 anni dopo

Si balla con The Wild Boys. Apre Bennato, l'ironia di Follesa

SANREMO, 13 febbraio 2025, 23:36

Redazione ANSA

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(dell'inviata Angela Majoli) Wild Boys per sempre. Sanremo si tuffa negli anni '80 con il ritorno dei Duran Duran, a 40 anni dal loro primo show all'Ariston, quando ad accoglierli sul palco fu Pippo Baudo. Dopo il medley su Invisible, Notorious, Ordinary world, la band britannica accoglie sul palco Victoria dei Maneskin: "We love this girl", dice Simon Le Bon. I segni del tempo sono evidenti, ma l'effetto nostalgia trascina tutto l'Ariston quando arriva, come 40 anni fa, il momento di The Wild Boys. Dalla platea spunta in abito da sposa Katia Follesa: la gag - con tanto di cartello - si ispira al film Sposerò Simon Le Bon, simbolo di una generazione di ragazze pazze dei Duran e della loro musica. L'attrice fa la proposta di nozze al frontman che la bacia. Messa a segno una seconda serata da 11,7 milioni di spettatori, con il 64.5% di share, il festival si apre con Edoardo Bennato: Sono solo canzonette, il brano-manifesto che compie 45 anni. "Nel 1980 abbiamo fatto 15 stadi", dice l'artista, con la pecetta scura sulle scarpe per evitare un nuovo caso Travolta.
    Abito di velluto lungo, spalle scoperte e perle incastonate, capelli rossi sciolti e orecchini color smeraldo, Miriam Leone è la prima co-conduttrice a scendere le scale dell'Ariston, accolta da Conti che conduceva il concorso quando l'attrice nel 2008 fu incoronata Miss Italia. Ricordando il pathos di quei momenti, insieme si divertono a ripetere il fatidico annuncio: "Miriam Leone, per il te il festival di Sanremo inizia". Poi sfoggia un mega abito corolla rosso fiamma: "Il Comune di Sanremo lo ha approvato nel piano regolatore". Outfit total white, invece, per Elettra Lamborghini: "Questo palco mi mette paura!", grida con la voce da bambina e il fisico da pin-up. "Ho scelto il bianco in onore tuo - dice a Carlo Conti - perché voglio favorire la tua abbronzatura".
    Follesa fa se stessa e punta sulla cifra ironica. Prova a scendere le scale con il bob: "Se devo morire mi devo divertire". Ironizza sui tempi veloci di Carlo Conti: "Fai così anche con tua moglie? Dai che c'ho tre secondi!". Poi propone il suo inno alla body positivity: "Da mesi ho affrontato un percorso di remise en forme e ho fatto tantissima ginnastica: non c'è nessun segreto, quello che vedete è frutto di tanta costanza e soprattutto di tanto sport. Voglio salutare tutte le donne, le mie alleate che vogliono raggiungere un obiettivo e ci riescono", dice mentre si agita mettendo in mostra orgogliosamente le braccia 'a tendina'. Poi tenta il 'monologhino', che in tempi di normalizzazione è vietato all'Ariston: "Carlo, almeno una bella lettera alla me bambina, alla me nonna, alla me chihuahua, fidati!". Il piccolo Samuele Parodi, 11 anni, conosce a memoria tutta la storia di Sanremo: si merita quanto meno una presentazione ufficiale, quella di Massimo Ranieri, che introduce in maniera impeccabile con voce impostata e cartoncino. "Una cosa è certa: ho trovato il conduttore del prossimo anno", ride Conti. All'Ariston irrompe stasera anche la forza del Teatro Patologico, l'inclusione che abbatte le barriere, l'arteterapia come cura delle disabilità fisiche e psichiche. "Siamo un luogo magico - dice il fondatore, l'attore e regista Dario D'Ambrosi - perché aiutiamo e salviamo tantissimi ragazzi e così diamo speranza a milioni di famiglie, perché quando sta bene un ragazzo disabile stanno bene mamme, papà, fratelli, nonni, condomini, quartieri. È da qui che dobbiamo partire per migliorare la nostra società". Un messaggio che a giugno approderà all'Onu e che si conclude con la gag della bomba: "Siamo più forti e più potenti di una bomba atomica: pensate alla Libia, alla Siria, non fanno altro che buttarsi bombe - dice uno degli attori - perché non hanno la forza di guardarsi negli occhi. Noi questa forza qui ce l'abbiamo". Sfilano in gara 14 Big: ovazione - e endorsement del cardinale Ravasi - per Brunori Sas, standing ovation per Olly e Noemi, applausi a tempo per i Coma_Cose. In platea, anche il generale Roberto Vannacci con la moglie Camelia Mihailescu.
   
   

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