"Oggi ci si abbraccia e bacia con gli emoji. Io voglio sentire ancora il cuore che batte. Mi piace accarezzare la pelle, stringere la mano... Mi piace parlare, vedere le persone dal vivo": Massimo Ranieri, inossidabile e irriducibile, si è tuffato nel ciclone del Festival di Sanremo con la solita grinta.
'Tra le mani un cuore' porta anche la firma di Tiziano Ferro e di Nek. "Per una canzone di cui mi innamoro mi lancerei dall'Empire State Buiding" dice Ranieri all'ANSA. Che sarà mai quindi per lui affrontare, a 73 anni, ancora una volta, il palco del teatro Ariston? "Una gioia". Quest'anno canta un pezzo che parla di "umanità in un mondo sempre più disumanizzato". Il messaggio della canzone "è potente - spiega - perché si parla di una mano tesa che aiuta questo cuore in fondo al mare. E' una poesia bellissima. L'amore finisce, c'è sempre chi soffre di più. Il senso è questo: aiutiamo chi ha bisogno di aiuto".
L'affetto della gente assiepata, le mani tese, i selfie, un bagno di popolarità che si rinnova di anno in anno, con lo stesso coraggio di rischiare e rimettersi in gioco anche con concorrenti giovanissimi (la più piccola del cast, Sarah Toscano, ha 19 anni). Olly, come pure i 'bad boys' come Fedez e Tony Effe, "sono stati i primi a stringermi la mano e a salutarmi" nel backstage del Festival. "Tutti molto rispettosi e carini con me. Una cosa che mi commuove", racconta Massimo Ranieri con senso quasi paterno. E' stimolante per lui il confronto con le nuove generazioni.
Simpatico, con la sua ironia tutta napoletana, Ranieri non nega mai un sorriso neanche quando la stanchezza si fa un po' sentire. Ha scelto di dormire in un albergo di Bordighera, vicino al mare, a pochi chilometri da Sanremo. "Fa freddo e le ore di sonno sono le stesse che non riesco a dormire neanche a casa mia", dice. Ieri ha cantato al Festival dopo la mezzanotte. "Si va in hotel all'una e mezza, alle 3 la cena, due chiacchiere, alle 4 a letto e l'indomani si ricomincia", racconta. E' il classico 'frullatore' che chi lavora a Sanremo conosce bene.
C'è chi, come Antonello Venditti, riceverà il Premio alla Carriera pur non avendo mai partecipato al Festival ma Massimo Ranieri non ama 'vincere facile'. Personaggi come lui e Gianni Morandi sono forse così amati proprio per questa grande disponibilità e voglia di rimettersi continuamente in gioco.
Instagram, Tik Tok, Snapchat, "oggi tutto è social", osserva Ranieri che è protagonista di divertenti meme anche e soprattutto per la sua agilità. In questi giorni molti hanno ironizzato confrontando le sue performance nel corso dei concerti, tra flessioni ed esercizi per gli addominlali, con gli infortuni a Sanremo di giovani colleghi come Francesca Michielin e Kekko dei Modà. "Ci sono i social, i tempi cambiano, il mondo va così, ma non a caso io sono ancora in giacca e cravatta Faccio fatica a starci dietro ma devo accettare il cambiamento cercando di prenderne sempre il meglio", dice Ranieri.
Nella serata dedicata alle cover ha interpretato 'Quando' insieme ai Neri per caso. "Una grande emozione cantare quella canzone pensando a Pino Daniele e a Massimo Troisi. Stavamo raggiungendo la fraternità ma Pino se ne è andato troppo presto", dice Ranieri. Sulla classifica finale "nessuna aspettativa".
Il grande successo è stato per lui aver registrato un picco di ascolto televisivo su una sua esibizione, uno dei momenti più seguiti del Festival. Prima della serata finale Ranieri è davanti alla tv per vedere la partita di serie A Lazio-Napoli. Subito dopo il Festival ripartirà il tour 'Tutti i sogni ancora in volo' che da martedì 18 febbraio fino al 23 sarà ospitato dal teatro Diana di Napoli. Poi date su date e il 15 marzo un nuovo passaggio, stavolta in concerto, sul palco del teatro Ariston di Sanremo.
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