Approda in Consiglio regionale
l'assestamento di bilancio 2024-2026, una manovra attesa, la
prima norma finanziaria della giunta Todde, che vale circa 250
milioni di euro, di cui 190 destinati all'anno in corso. Il
testo del disegno di legge 31 della giunta ha cominciato il suo
iter nelle commissioni consiliari per i rispettivi pareri di
competenza.
Certificato il saldo finanziario dell'esercizio 2023: un
risultato di amministrazione di 3,8 miliardi che al netto degli
accantonamenti (1,3 miliardi) e delle quote vincolate (1,9
miliardi) porta a un risultato di amministrazione di 530 milioni
e a un fondo cassa al 1 gennaio '24 di 3,4 miliardi di euro.
Il provvedimento assegna così le risorse a disposizione
immediatamente per rimodulare finanziamenti in tutti i settori.
La fetta più consistente va al personale (57 milioni nel
triennio) per la contrattazione collettiva del personale
dell'amministrazione, degli enti e delle agenzie regionali,
seguono la sanità e trasporti.
Per questi ultimi a disposizione 47 milioni, di cui 30 nel
2024 saranno destinati "per la riorganizzazione delle
partecipazioni strategiche nel settore dei trasporti e per la
realizzazione dei necessari investimenti", si legge nel testo:
in pratica per il rilevamento di quote all'aeroporto di
Cagliari, nell'operazione che porterà fusione dello scalo di
Elmas con quelli di Olbia e Alghero.
A sanità e politiche sociali sono destinati circa 40 milioni,
tra gli interventi maggiori risorse l'acquisto di prestazioni da
privati accreditati, fondi per i precari Covid, per gli asili
nido gratis, per la fibromialgia. Sono 23 i milioni destinati al
capitolo Lavori pubblici, in particolare per lo scorrimento
graduatorie del bando viabilità, eliminazione di barriere
architettoniche, riqualificazione centri urbani e a sostegno
dell'Enas per l'emergenza idrica e l'affidamento del progetto
per la diga Maccheronis-Liscia.
Al Lavoro arriveranno 18 milioni soprattutto per i cantieri
occupazionali per progetti di integrazione socio-sanitaria,
mentre 9 saranno destinati al Turismo e 8,6 all'Istruzione.
Quattro milioni ciascuno, invece, per Ambiente e Industria e
quasi 7 per la Protezione civile.
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