"È importante vedere che i
cittadini del Sud Italia si stanno rendendo conto che
l'autonomia differenziata è una truffa per fare in modo di
sottrarre loro delle risorse. Mi fa piacere che anche i
calabresi stiano facendo ragionare il governatore Roberto
Occhiuto e che anche lui si stia rendendo conto che per
rappresentare la propria regione bisogna portare avanti questa
battaglia". La governatrice Alessandra Todde risponde così ai
giornalisti a margine dell'incontro 'Enti Locali - Enti
Intermedi - Regione - Per una nuova governance e una nuova
autonomia', organizzato dalla Cisl Sardegna e aperto dal
segretario generale del sindacato, Pier Luigi Ledda.
"Sta emergendo un paese diviso - ha aggiunto Todde riguardo
all'opposizione espressa anche dal collega della Calabria, vice
segretario nazionale di Forza Italia -, il sud e le isole si
contrappongono a una legge che spacca l'Italia. E io voglio
essere molto chiara sulle motivazioni della Sardegna, perché
sono state oggetto di polemica anche con i governatori della
Lega, Zaia e Fontana: la Sardegna è una regione ad autonomia
speciale e proprio perché è speciale ha diritto ad avere fondi e
finanze per abbattere il gap di insularità".
La governatrice, in testa al fronte delle cinque Regioni che
chiedono il referendum abrogativo (Emilia Romagna, Toscana,
Puglia e Campania), spiega che insieme alla richiesta di
referendum che sarà depositata alla Corte costituzionale dai
delegati dei 5 consigli regionali, andrà avanti parallelamente
la campagna di firme per sensibilizzare i cittadini. "Per quanto
riguarda la Sardegna - ha sottolineato -, l'istruttoria per
l'impugnazione prosegue, riteniamo di avere delle ottime
argomentazioni e porteremo avanti la nostra battaglia".
Pittalis, 'legge autonomia importante, Fi vigilerà sui Lep'
"Il presidente Roberto Occhiuto pone un giusto problema ed è la ragione per la quale Forza Italia, che ha votato la legge sull'autonomia differenziata, ha già istituito un osservatorio per monitorare l'applicazione di questa legge. Ci sono evidenti problemi che riguardano la reperibilità delle risorse per assicurare i livelli essenziali delle prestazioni e su questo aspetto Forza Italia vigilerà e non farà sconti a nessuno". Risponde così alle domande dei giornalisti sulla richiesta di 'moratoria' sull'autonomia differenziata proposta dal governatore della Calabria, numero due di Forza Italia, il suo collega di partito e deputato sardo Pietro Pittalis. A cui, però, la norma piace: "È una riforma molto importante perché sardi siamo autenticamente autonomisti e non possiamo che guardare con favore anche all'autonomia delle altre regioni. Autonomia significa fare in casa propria e trovare le soluzioni migliori per la propria comunità e i propri abitanti". Per il deputato, invece, "c'è un grande silenzio della Sardegna su questo versante, la Regione dovrebbe inserirsi nel dibattito evitando polemiche strumentali - sostiene il parlamentare - ma ponendo la questione di come ricontrattare il patto tra la Sardegna e lo Stato, di come riaprire il tema delle entrate e soprattutto sui temi della sanità, dell'energia, della mobilità e delle infrastrutture aprire un confronto a tutto campo". "Raccogliamo anche l'invito arrivato dal palco di oggi della Cisl - conclude Pittalis - ad una grande mobilitazione per un'assemblea costituente che riscriva il patto costituzionale tra i Sardi e lo Stato italiano".
Cisl, 'c'è bisogno di investimenti da parte dello Stato'
"L'autonomia è importante, dobbiamo essere capaci di riproporla nel dibattito istituzionale, per far sì che i sardi ottengano quelle compensazioni che sono necessarie per metterli al pari livello degli altri cittadini italiani. L'autonomia differenziata necessita di investimenti da parte dello Stato e del superamento del concetto della spesa storica, ha bisogno dell'individuazione dei livelli essenziali di prestazione e di assistenza che devono consentire ai cittadini di tutte le realtà, del nord come del sud, delle isole come della penisola, di avere accesso in maniera equa ai livelli di prestazione che devono essere garantiti allo Stato". È la posizione di Pier Luigi Ledda, segretario della Cisl Sardegna che ha aperto i lavori dell'incontro a Cagliari, 'Enti Locali - Enti Intermedi - Regione - Per una nuova governance e una nuova autonomia', cui hanno preso parte la presidente della Regione, Alessandra Todde, la presidente di Anci Sardegna, Daniela Falconi, il sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, l'amministratore straordinario della Provincia di Sassari, Pietrino Fois, l'europarlamentare del Pd, Giuseppe Lupo, il deputato di Forza Italia, Pietro Pittalis. La conclusione dei lavori è stata affidata a Ignazio Ganga, segretario confederale nazionale Cisl. Per il sindacato ancora prima dell'autonomia è necessario ripensare il patto tra la Sardegna e lo Stato. "È urgente e non rinviabile - ha premesso Ledda - una riforma dell'Ente Regione, per rilanciare lo sviluppo e il lavoro in tutta la Sardegna, affrontando le difficoltà di una governance istituzionale che ha governato per circa quarant'anni ma ora mostra segni di crisi. La riforma deve includere anche la tutela del paesaggio e dei beni culturali, essenziali per l'identità regionale e conseguentemente per preservare la sua unicità e attrattività". Forte il richiamo all'insularità, "una battaglia storica della Cisl - ha sottolineato Ledda - un obiettivo che diventa rilevante e attivo solo se inserito in un nuovo patto costituzionale tra Stato e Regione, la revisione della cosiddetta Vertenza Entrate e in generale occorre ridefinire il tema della fiscalità nel rapporto Stato-Regione".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA