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Strage a Nuoro, l'ultimo saluto al vicino di casa ucciso

Strage a Nuoro, l'ultimo saluto al vicino di casa ucciso

Sacerdote, 'tragedia ci deve permettere di costruire il bene'

NUORO, 01 ottobre 2024, 19:15

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Oggi a Nuoro è il giorno del dolore e del lutto: la città ha dato l'ultimo saluto alla prima delle quattro vittime della strage familiare che si è consumata la mattina di mercoledì 25 settembre per mano di Roberto Gleboni, l'operaio forestale di 52 anni che ha ucciso la moglie, due figli e il vicino di casa, prima di togliersi la vita. Ed è proprio Paolo Sanna, pensionato di 69 anni ucciso mentre saliva nel suo appartamento, che il capoluogo barbaricino ha accompagnato nel suo ultimo viaggio nella cattedrale Santa Maria della Neve.

Un dolore composto e silenzioso ha circondato la bara ricoperta di rose rosse e bianche posate dalle moglie e della figlie della vittima, che si sono tenute per mano per tutta la funzione religiosa celebrata dal parroco don Giovanni Maria Chessa: "Perché queste morti così ingiuste? Siamo qui attoniti e fortemente preoccupati per la nostra città che sta vivendo questa tragedia immane. Ti prego Signore fai che nessuno dimentichi questa tragedia, che ci deve permettere di costruire il bene come ci ha insegnato nostro signore Gesù. Consola e conforta la moglie, i figli e parenti di Paolo e accoglilo tra le sue braccia".

"Tante volte ci siamo detti 'non ci sono parole' per questa tragedia, oggi facciamo che sia Dio a dirci una parola - ha proseguito il sacerdote nella sua omelia - Paolo ha amato la sua compagna di vita, le figlie, gli amici, il lavoro e tante volte con il suo coro ha cantato le lodi alla Beata Vergine. Paolo ha amato. Non dimentichiamolo, piantiamo ciò che lui ha seminato per non spegnere il seme del suo amore".

I fedeli hanno anche pregato per i due familiari di Gleboni scampati alla morte: il figlio 14enne e l'anziana madre, entrambi ricoverati all'ospedale di Nuoro ma fuori pericolo, dopo essere stati colpiti durante la strage. Nell'istituto comprensivo Maccioni Deledda, frequentato da Francesco, di 10 anni, uno dei due figli uccisi dal padre, tutte le classi con personale e alunni hanno osservato un minuto di raccoglimento per ricordare lo sfortunato compagno della 5/a B. Questo pomeriggio alle 15.30, nella parrocchia di San Domenico Savio, saranno celebrati i funerali di Giuseppina Massetti, 43 anni, moglie dell'omicida-suicida, e dei due figli della coppia, Francesco e Martina, di 23 anni.
   

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