Poco meno di duemila gare bandite
per opere pubbliche finanziate dal Piano nazionale di ripresa e
resilienza (Pnrr) al mese di agosto 2024, per un valore
complessivo di 1,6 miliardi di euro (corrispondente al 78%
dell'ammontare totale delle gare per interventi nella regione).
Sono i dati dell'Autorità nazionale anticorruzione (Anac) e del
Portale Italia Domani realizzato dal Consiglio dei ministri per
il monitoraggio del Pnrr, riportati nel rapporto congiunturale
sull'economia della Sardegna presentato oggi dalla Banca
d'Italia.
Il restante 22% delle procedure, spiega il report, si
riferisce a forniture di beni e servizi collegate con il Piano.
Ai Comuni è riconducibile il 50% del numero dei bandi e circa
il 24% del loro importo, per oltre i tre quarti riferito a gare
superiori al milione di euro.
Nel focus dedicato al monitoraggio del piano si evidenzia
anche come i bandi pubblicati dalle amministrazioni centrali,
riferibili per la quasi totalità a progetti molto grandi, pesano
per il 50% dell'ammontare complessivo a livello regionale (più
che nella media del Mezzogiorno e di quella italiana).
Ad agosto le gare aggiudicate riguardanti opere pubbliche
erano pari al 67% del valore complessivamente bandito dal
novembre 2021 (79 e 80% per il Mezzogiorno e l'Italia).
I tassi di aggiudicazione erano più elevati per le province e
i comuni (pari all'85 e all'84% rispettivamente). Per le gare
gestite dalle amministrazioni centrali il tasso di
aggiudicazione era pari al 52%, riflettendo in parte anche la
complessità gestionale collegata alla maggiore dimensione dei
progetti.
Secondo le elaborazioni di Bankitalia, in Sardegna nello
stesso periodo sono stati avviati o conclusi lavori
corrispondenti al 54% delle gare aggiudicate, un valore
superiore alle aree di confronto.
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