Nei registri dell'Ordine degli Architetti di Sassari ha chiesto di essere iscritta come architetta e non con la desinenza maschile che molte sue colleghe continuano a portare. Una scelta che ha un grande significato e che fa sentire Mercedes Nardone, 29 anni, romana ma trapiantata in Gallura, ancora più "impegnata in quello che fa". Laureata in Architettura alla Sapienza di Roma, per metà spagnola e per metà capitolina, città nella quale ha vissuto fino al 2018, quando parla del suo lavoro e della scelta, a tratti azzardata, di trasferirsi prima a Golfo Aranci e poi a Cannigione, sulla costa a nord est dell'Isola, lo fa con un moto d'orgoglio e una passione che traspare da ogni singola parola che usa.
Mercedes le sceglie accuratamente quando descrive il motivo per il quale ha lasciato un lavoro fisso e la famiglia a Roma, facendo "un salto nel vuoto" sulle orme dei grandi architetti che hanno costruito la Costa Smeralda. Sono loro, i padri fondatori di Porto Cervo e delle ville-monumenti che questa parte di costa custodisce, ad aver spinto la giovane professionista a trasferirsi in Gallura, dove adesso collabora con lo studio di un noto architetto a Poltu Quatu e nella Piazzetta del Principe a Porto Cervo.
"Mi affascinava l'idea di fare il percorso dei grandi architetti romani, e infatti ho scelto il corso di laurea classico in cui la scuola è molto teorica e poco pratica - racconta all'ANSA -. Poi però si sono aperti per me altri scenari. Da subito ho lavorato per mio padre, che è geometra e ha uno studio tecnico a Roma, ma nell'estate del 2018, quando mi trovavo in Sardegna in vacanza con i miei, sono capitata per sbaglio a Poltu Quatu in uno studio di architettura e ho chiesto se potevo fermarmi lì per fare degli stage".
"Così è cominciato tutto: dal lunedì al giovedì lavoravo con un part time verticale e poi partivo nel fine settimane con la nave per la Sardegna, per dirigermi a Poltu Quatu. Dopo un po' che facevo quella vita da nomade ho capito che dovevo prendere una decisione. Quando mi sono laureata ho fatto la scelta di vivere in Sardegna, una cosa che mi faceva anche paura perché venivo da Roma e stavo approdando in un piccolissimo centro come Golfo Aranci".
Se all'inizio la scelta di Mercedes era parsa a molti, lei compresa, un salto nel vuoto, ora la sua situazione lavorativa è stabile e affermata. "Comincio ad inquadrare una visione che è quasi una missione", confessa. Missione che la sta portando all'interno di alcune tra le più belle e affascinanti costruzioni della Costa Smeralda. "Penso che progettare oggi sia molto più noioso rispetto a come si lavorava negli anni '60 in Costa Smeralda - spiega -. Qui sto imparando che l'architettura va di pari passo con una realtà molto artigianale, con le conoscenze degli artigiani che hanno dei knowhow che appartengono solo a quelle persone. Figure come i ferraioli, i falegnami, sono loro quelli che hanno contribuito a fare la storia dell'architettura in Costa. Ed è questo l'aspetto che mi affascina di più. Quando entro all'interno di alcune ville mi commuovo fino quasi a piangere, tanta è l'ammirazione per queste architetture".
Attratta dalla concezione plastica di arte totale e sintesi delle arti, in cui tutto nasce insieme alla natura che circonda l'artista, Mercedes Nardone con i suoi lavori sta cercando di catturare l'essenza della poetica architettonica che caratterizza le costruzioni smeraldine. "La luce sulle pareti di certe case qui vibra, con dei chiaroscuri impressionanti - svela -. Tutto si fa sul posto, con materiali puri e l'esperienza e la prima impressione dell'architetto sono alla base del lavoro, non una valanga di bozzetti ma le emozioni che un luogo e una struttura generano nel progettista. Sono cose che ho ritrovato in una delle ville per me più belle che ho visitato e che spesso ritorno a visitare per studiarne le finiture, la Villa Petra di Sonia Vinante a Porto Cervo". Con il suo sguardo attento che cattura e 'ruba' dettagli architettonici, Mercedes Nardone si aggira tra gli scorci della Costa Smeralda che lei considera la culla dell'architettura organica.
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