Un brano scritto da Alberto
Sanna, interpretato dallo stesso autore e da Piero Marras con la
produzione artistica di Michele Palmas. Un video realizzato da
Eja Tv con la regia di Paolo Carboni dedicato alle associazioni
delle vittime della tragedia del Moby Prince.
"Una storia che nessuno vuol sentire, una storia troppo
grande da capire...". Con queste parole inizia la dedica
appassionata di Sanna a questa grande tragedia della marina
civile italiana e a "chi comunque non si arrende e la verità
pretende". Il brano fa parte del progetto editoriale
"Kalaritana", libro-disco edito da S'ardmusic e Abbà edizioni,
pubblicato nel 2022 e che vedeva la partecipazione di un
cospicuo numero di artisti ospiti per omaggiare l'opera dello
stesso Sanna e le sue visioni della musica contemporanea.
La canzone venne concepita per uno spettacolo teatrale di
Gianluca Medas che ripercorreva la tragedia del Moby Prince, il
traghetto passeggeri sulla tratta Livorno-Olbia con a bordo 141
persone che nell'aprile del 1991 prese fuoco, in circostanze
ancora da chiarire, subito dopo la partenza dal porto toscano
condannando a morte l'intero equipaggio e i passeggeri,
lasciando un unico superstite.
"Era la prima volta che mi veniva affidato un compito simile,
ed era anche la prima volta che scrivevo su commissione. Così ho
cominciato a documentarmi sull'evento - racconta Alberto Sanna -
leggendo articoli e guardando interviste, ma più cresceva la sua
drammatica portata, più mi sentivo piccolo. Leggevo e prendevo
appunti, ma ero sempre più smarrito e insicuro. Non sapevo da
dove iniziare, mi sembrava di rubare, non era roba mia, sentivo
di non avere il diritto. Avevo sempre raccontato storie vissute
in prima persona e non ero mai uscito dalla mia comfort zone
autobiografica. A un certo punto però ho avuto una specie di
illuminazione, mi sono sentito come a una svolta: ho capito che
dovevo fare ciò che avevo sempre fatto, raccontare una storia
successa a me, semplicemente raccontando lo sgomento, il senso
di vuoto e di impotenza che avevo provato nel venire a
conoscenza di questa vicenda".
Alla fine fu la visita in studio di Piero Marras, arrivato
per cantare con Alberto la sua "Istrales", a rendere la via più
chiara. La versione finale è frutto quindi della produzione
artistica di Michele Palmas, degli arrangiamenti di Silvano
Lobina e del contributo appassionato dello stesso Marras.
Oggi il brano arriva al suo compimento assoluto grazie al
videoclip realizzato da Eja Tv con la regia di Paolo Carboni.
Un'opera filmica che imprime ancora più forza e impatto e che
tiene viva la necessità di non dimenticare.
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