Grande preoccupazione e
contrarietà alla riforma della Corte dei Conti in discussione in
parlamento: i magistrati contabili della Sardegna l'hanno
espressa in tutte le relazioni svolte questa mattina in
occasione dell'inaugurazione dell'anno giudiziario 2025 a
Cagliari. L'attacco è alla proposta di legge che porta la prima
firma di Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d'Italia, per
modificare e ridurre, in sintesi, le competenze della
magistratura contabile.
Il primo accenno è nella relazione della presidente della
sezione giurisdizionale della Sardegna, Donata Cabras che parla
di "significativi interventi del legislatore che hanno
riguardato, in particolare, l'elemento soggettivo richiesto per
la sussistenza della responsabilità erariale (da parte degli
amministratori pubblici ndr.), adottati anche sulla spinta della
cosiddetta 'paura della firma' o 'burocrazia difensiva'". In
sostanza per "timore di essere chiamati in giudizio dalla
Procura erariale, sarebbero ascrivibili la lentezza e, talora,
persino la paralisi della azione amministrativa, con la Corte
dei conti vista come freno dell'attività degli uffici pubblici".
Dura anche la posizione della procuratrice regionale Maria
Elisabetta Locci: "Si vuole gerarchizzare la Corte dei conti -
evidenzia - e si creano magistrati serie A e serie B, si offende
la nostra dignità, la Procura territoriale ha il compito di
essere presidio di legalità". E spiega: "Confondere gli
interventi di semplificazione e di efficienza degli apparati
pubblici con la deregolamentazione, o con regimi di esenzione di
responsabilità, o con discipline emergenziali - sostiene nella
relazione e -, contravviene al fondamentale compito di uno Stato
democratico, ovvero di essere garante dei diritti dei cittadini
e di consentirne il miglioramento della qualità della vita,
assicurando i servizi fondamentali".
Il tema è stato affrontato anche negli interventi del
presidente della Sezione regionale di controllo Antonio Contu e
del presidente del Consiglio dell'ordine degli avvocati di
Cagliari, Matteo Pinna.
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