Sviluppare una filiera brassicola
Made in Sicily' a partire dai migliori grani ed orzi dell'Isola
è l'obiettivo di un progetto, denominato 'Inno.Malto' finanziato
dal PSR 2014/22 Mis. 16 - Sottomisura 16.1, incentrato sulla
'caratterizzazione di un malto tipico siciliano attraverso
l'introduzione di metodi di coltivazione e di trasformazione
delle materie prime innovative'. Innovation broker del progetto
- nel quale sono coinvolte quattro aziende agricole delle
province di Enna e Palermo e tre birrifici siciliani di Vittoria
(Ragusa), Nicosia (Enna) e Torrenova (Messina), i partner
scientifici Crea di Acireale (Catania), il Dipartimento di
Agricoltura, Alimentazione e Ambiente dell'Università di Catania
e l'Ente di Sviluppo Agricolo della Regione Siciliana - è il
responsabile della Sopat di Valguarnera (Enna) Dario D'Angelo,
che durante il convegno finale che ha chiuso i lavori di
Inno.Malto ha detto che nei tre anni di attività del progetto è
tuttavia emerso un anello mancante per la chiusura della filiera
brassicola in Sicilia: una struttura di trasformazione dei
cereali in malto nel territorio regionale. "Sulla mancanza di
una malteria in Sicilia - ha detto D'Angelo - è auspicabile che
ci sia da parte delle Istituzioni pubbliche un interessamento
nei confronti di questo settore per governarlo e guidarlo verso
una produzione quanto più legata al territorio".
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