Uno studio scientifico, in corso
di pubblicazione sulla rivista internazionale "Bmc Psychology",
sta evidenziando nuovi dati sul disagio psichico in gravidanza.
Il lavoro è frutto della collaborazione tra l'unità di
ginecologia ed ostetricia dell'ospedale Arnas Civico di Palermo
e il dipartimento di scienze psicologiche, pedagogiche
dell'Università di Palermo, da mesi impegnati nella
realizzazione del progetto "Quando nasce un genitore",
finanziato con fondi del Psn 2021, coordinato dal direttore
dell'unità di ginecologia Antonio Maiorana e da Maria Rita
Infurna, psicologa clinica e ricercatrice di Unipa. Il progetto
è rivolto alle donne in gravidanza e ai loro o alle loro partner
e propone nuove forme di screening, diagnosi precoce e
trattamento delle forme di sofferenza psicosociale nel corso
della dolce attesa.
Si punta a cogliere tempestivamente segnali di disagio
psicologico nei periodi precedenti e subito dopo il parto. Il
monitoraggio psicologico delle pazienti viene svolto a partire
dal loro ingresso negli ambulatori dedicati alle gravidanze a
termine e a quelle a rischio. Psicologi valutano - attraverso
questionari e colloqui clinici - la presenza di fattori di
rischio e forme di disagio connesse a possibili esiti
psicopatologici pre e postpartum. "Ad oggi, circa 600 donne
hanno effettuato lo screening dei fattori di rischio
psicosociale in gravidanza - spiega Maiorana - e il 25%
presenta sintomi depressivi moderati o elevati e quasi il 5%
evidenzia indici di idee legate al suicidio. I dati contrastano
con l'immagine idealizzata e forzatamente felice che spesso si
associa al periodo della gravidanza e sottolineano l'urgenza di
dar voce e legittimare un malessere che spesso resta silente e
non attenzionato. Le pazienti con questi indici di disagio
psicologico - aggiunge - vengono seguite da professionisti
appositamente reclutati e in servizio nel nostro reparto sia
durante la permanenza in ospedale sia, quando necessario, con
percorsi individuali di supporto psicologico". Il progetto
prevede anche un potenziamento dei percorsi con incontri di
accompagnamento alla nascita, che, integrati allo screening,
offriranno nuove forme di prevenzione, intervento precoce e
formazione ai futuri genitori.
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