Street art, legalità,
rigenerazione urbana, inclusione sociale. Sono alcuni dei punti
chiave delle prossime attività culturali della Fondazione
Federico II, illustrate questa mattina dal presidente dell'Ars e
della Fondazione Federico II Gaetano Galvagno, all'Oratorio di
Sant'Elena e Costantino di Palermo. Tra le iniziative un
progetto di street art, che coinvolge artisti siciliani e
internazionali impegnati nella realizzazione di opere sui temi
della legalità in diversi luoghi della Sicilia. Alla
presentazione del progetto, oltre a Galvagno erano presenti
anche Nello Dipasquale, componente del consiglio di presidenza
dell'Ars, e Antonello Cracolici, Presidente della commissione
Antimafia regionale.
Il progetto di street art coinvolgerà tutto il territorio
regionale per la sensibilizzazione alla cultura della legalità
in un'ottica di Sicilianità, Italianità, Internazionalità.
"L'idea - ha spiegato Galvagno - ha origine a Paternò, la mia
città, dove nei prossimi giorni inizieranno i lavori per la
realizzazione della prima opera ed è finalizzato alla
rigenerazione urbana attraverso l'iconografia dei testimoni
della lotta alle mafie e più in generale della lotta tra il bene
contro il male".
Il progetto, prevede un format che porterà all'individuazione
di due murales per ognuna delle nove province siciliane. L'idea
sarà quella di dare vita ad una via della legalità "che potrà
essere anche esportata all'estero in futuro", ha annunciato il
presidente della Federico II. Il primo murale realizzato a
Paternò sarà pronto entro la fine di questo mese. In ogni
provincia saranno realizzati due murales: uno affidato
all'artista locale, che si confronterà con l'iconografia degli
eroi della legalità, e l'altro all'artista internazionale che
esplorerà le tematiche della lotta tra il bene e il male, dove
il bene vince. Il progetto si sta componendo come un puzzle in
itinere, con l'individuazione degli artisti e degli edifici e si
concluderà entro giugno del 2025.
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