"Rimane ancora problematico
l'accesso alla Procreazione medicalmente assistita attraverso i
nuovi Livelli essenziali di assistenza: il disorientamento e la
confusione delle coppie sono totali". Lo afferma, in una nota,
l'associazione di promozione sociale Hera che da quasi
trent'anni opera al fianco dei pazienti con problemi
riproduttivi che per fare "fronte alla massiccia richiesta di
chiarimenti" ha attivato "uno sportello di counselling
telematico, tramite chat WhatsApp al numero 3286173782, che
consente alle coppie interessate di porre i propri quesiti,
dubbi, preoccupazioni, e ricevere adeguate risposte in tempo
reale sullo stato di avanzamento della normativa statale e
regionale per l'accesso alle cure".
"Gli ultimi tempi, e in particolare, le ultime settimane -
afferma il presidente di Hera, Giacomo D'Amico - sono stati
infatti caratterizzati dal succedersi di notizie confuse e
contradditorie, al punto che la vicenda dell'erogazione a carico
del Servizio sanitario nazionale di alcune prestazioni connesse
alle tecniche di PMA ha assunto i contorni di uno di quei giochi
che allietano le serate natalizie. Solo che qui a essere in
gioco non sono pochi spiccioli o premi simbolici, bensì le più
delicate tra le scelte di ciascuna persona, quelle di tentare di
mettere al mondo dei figli. Una realizzazione esistenziale e
vitale che non può e non deve essere trattata con
superficialità". Hera ricostruisce i contenziosi amministrativi
in corso su tariffe e Lea che portano a una "vicenda giudiziaria
che durerà a lungo", ma, assicura il presidente
dell'associazione di promozione sociale, D'Amico, "si batte
perché ciascuna coppia a Catania o a Reggio Calabria abbia le
stesse opportunità di quella che vive a Milano o a Bologna".
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