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Diciannovenne accoltellato a Milano, caccia al branco

Diciannovenne accoltellato a Milano, caccia al branco

Il giovane conosceva uno degli aggressori: aveva avuto con lui una discussione l'estate scorsa

MILANO, 21 febbraio 2025, 18:55

di Stefano Rottigni

ANSACheck
- RIPRODUZIONE RISERVATA

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   All'origine dell'aggressione, oltre alla rapina, una vecchia ruggine dopo una discussione l'estate scorsa con uno del "branco". Per questo un 19enne, italiano di origine marocchina, è stato accoltellato davanti al centro commerciale Merlata Bloom di Milano. Ed ora è caccia alla gang protagonista del violento raid che torna a far scattare l'allarme sicurezza a Milano.

"Speriamo che li becchino e speriamo soprattutto che rimangano dentro", dice il sindaco Giuseppe Sala, che tira un sospiro di sollievo per le condizioni del ragazzo: "per fortuna non è grave". Ricoverato in codice rosso all'ospedale Niguarda, dove è giunto in ambulanza dopo essere stato soccorso dagli operatori medico-sanitari del 118, le condizioni del 19enne sono risultate meno gravi di quanto si temesse. Le ferite alla testa, al braccio e alla schiena sono state giudicate guaribili in una ventina di giorni.

Resta la grande paura per essere stato accerchiato dal "branco", almeno cinque coetanei probabilmente di origine nordafricana, che dopo averlo assalito lo hanno colpito con una lama. Ora gli agenti della Squadra Mobile e del Commissariato Bonola sono al lavoro per individuare i responsabili e per chiarire i contorni della brutta vicenda. Una lite degenerata per vecchie ruggini di qualche mese fa, che poi si è trasformata in una rapina a tutti gli effetti, dal momento che al ferito sono stati portati via l'Iphone e il monopattino.

Con il diciannovenne c'era la fidanzata, una ragazza italiana di origine ecuadoriana. La giovane ha riferito agli investigatori della polizia di avere visto avvicinarsi un giovane nordafricano che ha chiesto - e ottenuto - una sigaretta. Poi si è avvicinata la persona con cui il 19enne aveva avuto la discussione in estate.

La coppia ha cercato di allontanarsi, ma in quel momento sono arrivati altri tre ragazzi e c'è stata l'aggressione. Il giovane che aveva chiesto la sigaretta ha estratto un coltello e ha colpito la vittima per poi fuggire con i complici prendendo il suo IPhone e il monopattino. Le parole della ragazza combaciano con quelle di un testimone che ha anche cercato di intervenire in difesa dell'aggredito. Fondamentali potrebbero essere le immagini delle telecamere di sorveglianza presenti nella zona, che la polizia sta esaminando per identificare la banda. Non è escluso si tratti di un gruppo che spesso staziona nei pressi del centro commerciale.

"Per fortuna la situazione non è grave ma speriamo che li becchino", è l'auspicio espresso dal primo cittadino del capoluogo lombardo, secondo cui "vengono commessi crimini e poi nessuno rimane in prigione".

"Questo crea oggettivamente un clima di impunità - sottolinea - le cose devono cambiare da questo punto di vista". Punta il dito contro il proliferare delle gang il capogruppo di Forza Italia al Comune di Milano Luca Bernardo, che parla di "un fenomeno ormai fuori controllo che colpisce tutti, anche i figli degli immigrati, in tutte le zone della città".

"La misura è ormai colma", attacca Alessandro Corbetta, capogruppo della Lega in Consiglio regionale della Lombardia, che chiede "un cambiamento radicale nelle politiche sull'immigrazione". Il problema delle bande giovanili "c'è ovunque, c'è anche a Milano ma non è un'emergenza - taglia corto il sindaco Sala - Un'emergenza è quando dura poco tempo. Per questo bisogna avere anche leggi più severe".

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