Un piccolo gruppo di manifestanti
ha compiuto un blitz davanti al cantiere della Città
dell'aerospazio a Torino, in corso Marche, dove sono iniziati i
lavori di demolizione di una palazzina dell'ex Alenia-Aermacchi.
Un manichino insanguinato, scritte, fumogeni, cartelli "che ci
ricordano le vite rubate dalle bombe, dalle armi, dalle guerre"
sono stati utilizzati per la dimostrazione.
"Guerre tra potenti - sostengono i manifestanti,
dell'Assemblea Antimilitarista di Torino - che si contendono
risorse, potere, indifferenti alla distruzione di città, alla
contaminazione dell'ambiente, al futuro negato di tanta parte di
chi vive sul pianeta. Le macerie sono solo buoni affari per un
capitalismo vorace e distruttivo che ha una sola logica, quella
del profitto ad ogni costo".
"Mentre l'Europa - e il mondo - accelerano una folle corsa al
riarmo è sempre più necessario mettersi di mezzo, inceppare gli
ingranaggi, lottare contro l'industria bellica e il militarismo.
No al nuovo polo bellico di Leonardo e Politecnico" affermano.
"Non contino - proseguono i manifestanti - sulla nostra
rassegnazione! Noi siamo a fianco di chi diserta. Noi siamo
disertori di tutte le guerre. La guerra è a due passi dalle
nostre case: fermiamola!".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA