Il fascicolo aperto dalla Procura di Milano sulla vendita di San Siro e delle aree ai club da parte del Comune "è un atto dovuto. Stiamo parlando di un modello 45, che vuol dire il registro degli atti non costituenti notizie di reato", ha detto il sindaco di Milano Giuseppe Sala commentando l'esposto presentato alla Procura da Luigi Corbani, già vicesindaco di Milano e promotore del Comitato Sì Meazza, sul prezzo della vendita dello stadio ora sotto il faro dei magistrati.
"La Procura quando dei cittadini fanno una denuncia apre un fascicolo e poi decide come classificarlo - ha aggiunto -. Il fatto che l'abbiano classificato come modello 45 è già un passo avanti".
Il punto su cui si concentra il fascicolo è il prezzo a cui verrà venduto lo stadio e le aree stabilito dalla Agenzia delle Entrate. "La valutazione l'abbiamo fatta fare all'Agenzia delle Entrate; quindi a un organismo dello Stato - ha spiegato Sala -. Non so a chi meglio avremmo potuto farla fare, dovevamo chiedere alla Nasa? Oggettivamente più dell'Agenzia delle Entrate non c'è nessuno titolato".
Su San Siro "il tema mi pare che sia un altro: c'è un partito virtuale dei signori del no, che non si candidano, perché se si candidassero prenderebbero l'1%, che però vuole condizionare l'amministrazione del sindaco", ha detto Sala. "Il sindaco in nove anni ha dimostrato che non si fa condizionare e che non si farà mai condizionare - ha aggiunto -. Se i milanesi tra due anni preferiranno avere un sindaco che ha paura della sua ombra e non prende decisioni, sarà un problema dei milanesi". "Credo che chiederemo un incontro a Corte dei conti e Procura e credo che sarebbe utile avere anche l'Agenzia delle entrate", ha aggiunto Sala che ha spiegato che il Comune andrà avanti con il bando per la vendita dello stadio. "Certo, ci mancherebbe altro. Lo faremo a brevissimo", ha concluso.
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