"Dio guarda con
commozione il dolore di Mario, Antonio e Antonella. Siamo
soggetti agli imprevisti che ci rendono vulnerabili, per Paolo
chiediamo che si dia la resurrezione e lo liberi dai vincoli
della morte. Mancherà a tutti, ma nel tempo impareremo a vederlo
presente". Così l'arcivescovo di Cagliari, monsignor Giuseppe
Baturi, ha cercato di confortare nella sua omelia i familiari di
Paolo Durzu, il 33enne morto insieme alla fidanzata Manola
Mascia, 28 anni, cadendo dalla scogliera di Cala Fighera, a
Cagliari.
Tantissime persone questo pomeriggio hanno riempito la chiesa
di Sant'Antonio, a Quartu Sant'Elena, per l'ultimo saluto al
giovane.
Amici e conoscenti si sono voluti stringere alla famiglia, al
padre, alla mamma e al fratello di Paolo Durzu. La sorella non
c'era perché non stava bene. Mario, il fratello, ha letto una
lettera scritta anche da parte sua: "Non possiamo immaginare una
vita senza di te. Ti amiamo per sempre, aiutaci da lassù a
superare questo dolore".
Mons. Baturi nell'omelia ha ricordato anche Manola e parlando
di lei e Paolo ha aggiunto: "preghiamo per loro e li affidiamo a
Dio".
Un pensiero ai genitori di Paolo anche dal parroco di
Sant'Antonio, padre Stefano: "Dio darà loro conforto".
All'uscita della chiesa la bara ricoperta da fiori è stata
salutata con il lancio di palloncini bianchi.
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