Oggi è partito il viaggio di oltre
6200 chilometri, da Palermo a Dakar, con l' obiettivo di
raccogliere fondi per la realizzazione di una struttura
sanitaria in Senegal. Protagonisti di questa missione sono
Agostino Sella e Marco Canzonieri, rispettivamente presidente e
volontario dell'associazione Don Bosco 2000, che percorreranno
questa lunga tratta in nave e in moto, attraversando quattro
Paesi africani. Un lungo viaggio, dalla Sicilia al Senegal e
ritorno, per una missione di solidarietà finalizzata alla
costruzione di un nuovo dispensario medico, una struttura che
offrirà cure e trattamenti sanitari gratuiti alla popolazione
locale.
"Nella regione di Tambacounda, in Senegal, la nostra
associazione è già riuscita a realizzare un dispensario, ma la
struttura esistente è troppo piccola per servire adeguatamente i
53 villaggi della zona. Per questo ne serve uno più grande",
spiega Agostino Sella. L'attuale struttura consiste in una sola
stanza, dove operano quotidianamente due medici locali,
affiancati periodicamente da specialisti italiani. La posizione
centrale del dispensario permette di fornire assistenza a
migliaia di persone, ma molte famiglie devono percorrere anche
10-15 chilometri a piedi o su un asino per raggiungerlo. Il
nuovo centro medico non solo garantirà cure migliori, ma offrirà
anche la possibilità di pernottamento per coloro che non
riescono a rientrare nei loro villaggi nella stessa giornata. Il
tragitto in moto prevede l'attraversamento del Marocco, del
Sahara Occidentale, della Mauritania e infine del Senegal. Una
volta raggiunta la destinazione, Sella e Canzonieri
consegneranno personalmente un assegno simbolico e
documenteranno le condizioni della regione.
Il viaggio richiede una preparazione meticolosa: "Abbiamo
allestito la moto con un kit antiforatura, un sistema di
avviamento elettrico di emergenza, attrezzi e taniche di benzina
di scorta, in previsione di eventuali difficoltà nel reperire
carburante, specialmente in Mauritania", racconta Marco
Canzonieri. Anche l'alloggio lungo il percorso sarà una sfida,
con notti trascorse in tenda o presso accampamenti locali. Oltre
alla raccolta fondi, questa iniziativa vuole sensibilizzare il
pubblico sulle difficili condizioni dell'Africa subsahariana. Il
viaggio sarà raccontato attraverso i canali social
dell'associazione, offrendo testimonianze dirette sulla povertà
estrema e sulle cause che spingono molte persone a migrare verso
l'Europa. La raccolta fondi è avviata con l'obiettivo di
raggiungere 80mila euro. "Chiunque può contribuire donando anche
solo cinque euro, l'equivalente simbolico di un chilometro del
nostro viaggio" conclude Sella.
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