(di Alessandra Baldini)
Dopo aver cercato di impedire la
proiezione di The Stringer, un documentario in cui gli viene
negata la paternità dell'iconica foto Napalm Girl, l'ex
fotografo dell'Ap Nick Ut sta preparando una causa per
diffamazione contro i cineasti che sabato scorso hanno
presentato il film in prima mondiale al Sundance Festival.
Per quella foto del 1972, in cui una bambina di nove anni
completamente nuda corre verso un gruppo di fotografi fuori dal
villaggio di Trang Bang incendiato da bombe al napalm, Ut ha
vinto il premio Pulitzer. Riconoscimento immeritato, secondo gli
autori di The Stringer: a scattare una delle foto di guerra più
famose della storia sarebbe stato Nguyen Thanh Nghe, un
freelance arrivato sulla scena come autista di una troupe della
Nbc. In un domanda e risposta dopo la proiezione di The
Stringer, l'87enne Nghe ha reclamato in pubblico per la prima
volta la paternita' della foto: "L'ho scattata io".
L'azione legale investirebbe, con il regista Bao Nguyen, la
VII Foundation, un'organizzazione non profit creata nel 2001 con
la missione di produrre documentari su larga scala in regioni
dove la libertà di stampa è compromessa e sostenere un
giornalismo diversificato, sicuro e sostenibile, in particolare
per i freelance a livello globale. James Hornstein, l'avvocato
di Ut, sostiene che Carl Robinson, l'ex responsabile delle foto
per l'Ap a Saigon che ha riportato alla luce nel documentario lo
scambio di attribuzione, nutre da oltre cinquant'anni
risentimento verso l'agenzia di stampa che lo avrebbe trasferito
a forza e poi licenziato. Il legale ha detto di essere in
possesso di altre testimonianze dirette - molte di persone che
nel frattempo sono morte - che attesterebbero la paternità di Ut
su Napalm Girl.
"Ci sarà una causa per diffamazione per correggere la
vergognosa decisione da parte di Foundation VII di dare a
Robinson un palcoscenico per vendicarsi. Ha aspettato 52 anni e
la morte di quasi tutti gli altri testimoni per farsi avanti.
Dovremmo per questo credergli? La nostra risposta è no", ha
detto l'avvocato citando, tra i testimoni ancora in vita, la
stessa bambina della foto, Kim Phuc: secondo lei, fu Ut a
scattare l'immagine, e poi a trasportare sia lei che il
fratellino di cinque anni in ospedale: "Mi sono rifiutata di
partecipare a questo vergognoso attacco a Nick e non mai
risposto alle mail di Robinson che chiedevano di parlare con
me", ha detto la donna che oggi vive in Canada. Phuc ha aggiunto
di ricordare solo a "barlumi" quanto successe quel giorno, ma di
aver appreso dai suoi parenti che era stato Nick, "l'unico
giornalista che era corso verso di lei", a scattare quella foto.
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