Per celebrare i suoi primi dieci
anni di vita il Mudec di Milano racconta, con una mostra, il
tema del viaggio e delle migrazioni attraverso gli oggetti.
'Travelogue. Storie di viaggi, migrazioni e diaspore', a cura di
Katya Inozemtseva e Sara Rizzo, si potrà visitare dal 20 marzo
al 21 settembre per scoprire la genesi delle collezioni del
Museo delle Culture di Milano.
"Un percorso espositivo che parte dai miti e dalle narrazioni
antiche per arrivare alle grandi questioni del presente,
offrendo una riflessione sulla mobilità come esperienza umana
universale", ha commentato l'assessore alla Cultura Tommaso
Sacchi. La ricca narrazione parte simbolicamente dal 1869,
inaugurazione del Canale di Suez.
Apre la mostra una sezione introduttiva dedicata al viaggio
"mitico", presente nelle culture del mondo fin dall'antichità.
La seconda sezione è dedicata alla transumanza e al nomadismo
attraverso tre diversi focus: il semi nomadismo degli
arcipelaghi verticali nelle Ande; i popoli nomadi dell'Asia, in
particolare attorno al Mar Caspio; le culture del deserto in
Nord Africa. Un'ampia sezione della mostra è dedicata agli
oggetti che viaggiano, i "souvenir". Ci sono poi esposti in
mostra diari di viaggio, album fotografici, quaderni di schizzi,
mappe e piccoli oggetti che, in un arco cronologico compreso tra
la fine dell'Ottocento e tutto il Novecento, restituiscono la
personale interpretazione di quell'esperienza da parte di
viaggiatori di epoche diverse.
Una sezione speciale è allestita in collaborazione con il
Museo Nazionale Scienza e Tecnologia "Leonardo da Vinci" di
Milano, sui mezzi di trasporto nel mondo intesi come veicolo di
cambiamento: dai caballitos de totora alla canoa oceanica, dalla
Lambretta di Cesare Battaglini alla minibici pieghevole, dal
transatlantico Rex al Concorde.
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