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Scamarcio, in Muori di Lei sono un gattino, un uomo mite

Scamarcio, in Muori di Lei sono un gattino, un uomo mite

Attore nel film di Sardo, rom-comedy che diventa thriller

ROMA, 14 marzo 2025, 18:28

di Francesco Gallo

ANSACheck
- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Non si può dire che Scamarcio non conosca i media, anche perché ne ha fatto esperienza nel passato non senza problemi, ultimo caso quello di 'Belve' quando ha detto: "In famiglia uno fa il maschietto, l'altro la femminuccia. Che dobbiamo lavare noi per terra?". Così oggi nel presentare 'Muori di lei' di Stefano Sardo in cui interpreta Luca, un uomo affatto risolto, prima dice in conferenza stampa "faccio un uomo mite, un gattino che vorrebbe essere un leone, comunque un personaggio lontano da me", ma poi quando gli si chiede cosa ha provato da uomo del sud in questo ruolo, glissa le risposte e poi dice ironico rivolto ai giornalisti: "Sono un gattino, non mi fate diventare un leone".
    In sala con Medusa il 20 marzo, il film, che inizia come una rom-comedy e poi diventa thriller, è ambientato a Roma in quello strano spazio-tempo del lockdown. Qui Luca (Riccardo Scamarcio), insegnante di filosofia al liceo con qualche frustrazione, si ritrova a viverlo da solo perché la moglie Sara (Maria Chiara Giannetta), medico, viene richiamata in ospedale.
    È inevitabile così che la sua attenzione si concentri sulla nuova vicina, Amanda (Mariela Garriga), che spia continuamente dalla finestra. Tra loro ben presto sarà passione incontrollata, ma con retroscena e conseguenze inaspettate. "Interpreto un uomo che vive all'ombra di un padre eroico, in questa casa regalata dal suocero come un gattone che vorrebbe essere un leone, un uomo comunque lontano da me. Poi nella sua vita arriva qualcosa che l'attrae e dal romanticismo si passa al thriller".
    Dice invece il regista Stefano Sardo, tra i più affermati sceneggiatori italiani (L'arte della gioia, Il ragazzo invisibile): "Da tempo volevo fare un film sul desiderio: è un elemento dirompente nelle nostre vite, eppure nel cinema italiano latita, come se non ci si interrogasse più su quel grumo di energie oscure che ci abita, maschi e femmine. Durante un ferragosto romano in cui vivevo il dramma del lockdown, ma in maniera non drammatica, ho immaginato questa storia di un maschio in crisi perché fa un lavoro che non gli piace e non riesce neppure a mettere incinta la moglie che fa un lavoro più bello del suo e lo ospita nella casa comprata dal suocero. Si ritrova così a far da spettatore della vita di Amanda, la nuova vicina, e decide di rompere la distanza che li separa, con conseguenze disastrose".
    E ancora Scamarcio interpellato su cosa significhi oggi essere un uomo del Sud: "Non faccio il sociologo, sono accadute tante cose negli ultimi anni che hanno cambiato il mondo anche in modo positivo. Non mi occupo di lettura del sociale questo è un compito che riguarda voi giornalisti - e continua - . Per me vale un codice comportamentale che prevede anche di portare un bicchiere d'acqua o aprire lo sportello a una donna, ma non voglio aprire questo file che potrebbe suscitare polemiche". Per quanto riguarda il padre, Scamarcio ha avuto un rapporto d'amore anche più grande del suo personaggio: "Mio padre è stato capace di consolarmi anche mentre stava morendo. Per me era un vero mito".
    Muori di Lei è prodotto da Ines Vasiljević insieme allo stesso Stefano Sardo, una produzione Nightswim in associazione con Medusa Film, in coproduzione Baš Čelik, coprodotto da Jelena Mitrović.
    Nel cast anche uno straordinario Paolo Pierobon nei panni del suocero di Luca.

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