(di Alessandra Baldini)
Le meraviglie di Carlo Rambaldi
vanno all'asta da Sotheby's. Restano aperte fino al 3 aprile le
puntate online per uno dei tre modelli originali di E.T. usati
nelle riprese dell'omonimo film di Steven Spielberg del 1982. La
stima di partenza è 600mila dollari, ma secondo Sotheby's il
martello del battitore potrebbe proseguire al rialzo per
fermarsi a quota un milione.
Le opere di Rambaldi restano ambitissime dai collezionisti:
nel 2022, un altro modello meccatronico di E.T. è stato venduto
per 2,5 milioni di dollari. Quello in questi giorni all'asta
viene proposto all'interno della vendita "There Are Such Things:
Horror, Fantascienza e Fantasy del XX Secolo sullo Schermo"
assieme ad altri oggetti della collezione Rambaldi, tra cui
bozzetti inediti dello E.T. e uno studio animatronico di uno
degli occhi del personaggio che il "creatore dei mostri" di
Hollywood aveva realizzato ispirandosi a quelli del suo gatto,
Kika, ma anche a suo vecchio quadro del 1952 intitolato Donne
del Delta in cui erano raffigurate donne del Ferrarese dopo
l'alluvione del Polesine.
Tre volte premio Oscar, Rambaldi è considerato uno dei
pionieri degli effetti speciali. "Siamo onorati di collaborare
con Sotheby's e profondamente grati per questa opportunità di
portare all'asta il lavoro di mio padre. Speriamo che gli
oggetti proposti possano portare gioia a coloro che li
custodiranno negli anni a venire, così come hanno suscitato
grandi emozioni nella mia famiglia e contribuito a creare la
magia della mia infanzia", ha commentato Daniela Rambaldi, la
figlia dell'artista.
Nato a Vigarano Mainarda in provincia di Ferrara e morto nel
2012 a Lamezia Terme, l'allievo dell'Accademia di Belle Arti a
Bologna univa il disegno classico alla meccanica per creare
creature capaci di emozionare il pubblico. Tra i suoi crediti,
oltre a E.T. che resta tuttora uno dei film campioni di incassi
di tutti i tempi, c'è il Dune di David Lynch, Incontri
Ravvicinati del Terzo Tipo sempre con Spielberg, Alien e King
Kong.
Soprannominato da Spielberg il "Geppetto del cinema",
Rambaldi aveva una comprensione innata di come il movimento e
l'espressione possono evocare profonde emozioni, dalla paura
alla meraviglia e all'empatia. Oltre 40 anni dopo la sua
creazione, e a dispetto dei progressi a Hollywood in materia di
effetti speciali, il protagonista del film di Spielberg è
considerato tuttora un capolavoro di ingegneria.
L'asta ripropone un affondo sui metodi di lavoro sia di
Rambaldi che di Spielberg: la realizzazione del modello richiese
tre mesi, con l'italiano impegnato fino a 20 ore al giorno a
creare tre torsi e quattro teste in fibra di vetro, poliuretano
e gommapiuma. Mentre il corpo dell'alieno era indossato da uno
stuntman, la testa era controllata da burattinai con 150
movimenti separati, tra cui il celebre corrugare della fronte e
il lieve arricciarsi del naso. Il progetto, che costò 1,5
milioni di dollari, venne definito da Spielberg come "qualcosa
che solo una madre potrebbe amare", mentre Rambaldi amava
ricordare che "E.T. era trattato come un vero attore", ma che
era veramente difficile fargli dire le battute tra cui il
celebre "E.T. telefono casa".
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