(di Max Firreri)
Quando il presidente degli
Stati Uniti d'America Franklin Delano Roosevelt atterrò l'8
dicembre 1943 all'aerodromo militare 'Fontanelle' di
Castelvetrano (Trapani), oggi in disuso, il sergente Lars Eklund
era un tecnico dell'aviazione americana e fu testimone oculare
del briefing segreto che Roosevelt tenne con i suoi generali per
il cambio della strategia statunitense nella conduzione della
campagna militare alleata in Italia. L'architetto appassionato
di storia militare Maurizio Tosco, in questi anni, si è messo
sulle tracce di Eklund e in America è riuscito a incontrare i
figli Paul e John che ora hanno donato i cimeli del padre al
museo storico dello sbarco in Sicilia 1943 nel complesso 'Le
cimiere' di Catania.
La cerimonia è avvenuta alla presenza del responsabile del
museo Salvino Maltese e del consulente militare colonnello
Corrado Rubino. Dalla Carolina del nord il pacco è arrivato in
Sicilia, contenente l' uniforme e i distintivi dell'aeronautica
statunitense, nonché le decorazioni al merito, tutti di alto
valore storico e uniformologico. Il nucleo straordinario della
donazione è costituito, però, da alcune delle fotografie
originali - ancora inedite - scattate dal sergente Eklund al
presidente e, soprattutto, dalla lista scritta di pugno dal
militare statunitense, con i nomi di tutti gli alti ufficiali e
consiglieri militari che presenziarono al briefing segreto.
Tosco considera i cimeli di Eklund "una prova storica
documentale unica". "Dopo 81 anni - dice ancora Tosco - si potrà
iniziare una lettura realistica dello sbarco in Sicilia, perché
si sbaraglia definitivamente la diceria, mai supportata da
documenti accreditati, sull'azione di Lucky Luciano e della
mafia nella organizzazione della operazione anfibia in Sicilia".
"Ufficialmente il presidente atterrò per decorare alcuni suoi
generali, ma fu un'operazione coperta", dice Tosco. La flotta
aerea che accompagnava il presidente decise di atterrare
nell'aerodromo di contrada Fontanelle, cambiando così il piano
di rientro in Usa. "Le motivazioni vere dell'incontro segreto,
in effetti, erano di natura geo-politica e riguardavano le mire
personali dei cosiddetti 'tre grandi' - spiega Tosco - Winston
Churchill che voleva a tutti i costi il dominio del Mediterraneo
per garantirsi il controllo del traffico mercantile, petrolifero
e militare di un'area che ancora oggi è fondamentale per
l'equilibrio mondiale; poi Stalin che aveva inviato i suoi
emissari in Sicilia per stendere la rete spionistica di contatto
con gli esponenti comunisti isolani e italiani per preparare il
terreno a Palmiro Togliatti e, infine, Roosevelt".
Secondo la ricerca decennale di Tosco - che ha già pubblicato
il volume 'L'Immacolata segreta del 1943' (21 Editore) -
Roosevelt sino alla conferenza di Teheran non aveva deciso una
condotta politica 'americana' per il Mediterraneo e per
l'Italia. "La spinta a prendere le redini in mano è stata la
minaccia di insurrezione inviata il 4 dicembre 1943 dal capo
'indipendentista' Andrea Finocchiaro Aprile al ministro degli
esteri americano Cordell Hull. Una mossa politica disastrosa per
il futuro del movimento 'separatista' siciliano, perché spinse
il presidente Roosevelt a cambiare i suoi programmi di rientro
in America".
I nuovi particolari raccolti da Tosco di questa storia
straordinaria faranno parte di una seconda edizione aggiornata
del libro che sarà presentata in anteprima a Francoforte alla
prossima fiera del libro.
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