Si mobilitano i lavoratori delle
fondazioni lirico-sinfoniche i cui sindacati hanno proclamato a
partire da novembre uno "sciopero della prima di ogni
produzione". La decisione è stata presa "a seguito del grave e
ingiustificabile ritardo della validazione del Contratto
collettivo nazionale sottoscritto il 30 novembre 2023" e non
ancora reso "esigibile".
Le organizzazioni di settore di Cgil, Cisl e Uil ricordano
che "il contratto è scaduto da circa ventun anni e che le
maestranze, malgrado le elevate professionalità tecniche
amministrative e artistiche, percepiscono salari divenuti
iniqui".
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