I "quintetti per archi" di Wolfgang
Amadeus Mozart sono l'argomento del concerto proposto giovedì
prossimo, 20 marzo (ore 20.30), nel Teatro Sannazaro di Napoli
dal Quartetto Gringolts e dalla violista statunitense Lily
Francis in scena per l'Associazione Alessandro Scarlatti
presieduta da Oreste de Divitiis. "Una preziosa occasione -
sottolinea Tommaso Rossi, direttore artistico della Scarlatti -
per ascoltare la prima parte di un lavoro straordinario che il
quartetto fondato e diretto dal grande violinista russo Ilya
Gringolts ha dedicato all'esecuzione integrale dei sei quintetti
per archi scritti dal genio salisburghese. Tre di questi, il
Quintetto per archi n. 1 in si bemolle maggiore K 174, il n. 3
in do maggiore K 515 e il n. 4 in sol minore K 516,
costituiscono in sequenza il programma musicale della nostra
serata".
Tralasciando l'episodio giovanile del K 174, composto a
Salisburgo nel 1773 e in cui forte si avverte l'influenza di
Michael Haydn, i Quintetti K 515 e K 516 vedono la luce in un
momento chiave della vita e della carriera di Mozart, il 1787,
anno in cui a Praga si tiene la storica prima rappresentazione
del "Don Giovanni", opera ascritta tra i massimi capolavori
dell'arte musicale di tutti i tempi. "La ricerca musicologica ha
messo in evidenza - aggiunge Tommaso Rossi - che il Quintetto in
do maggiore (K 515) e quello in sol minore (K 516), tra i
massimi capolavori in campo cameristico, furono scritti quasi di
getto nell'aprile del 1787, imponendo una pausa forzata al
lavoro sul 'Don Giovanni', per consentire a Mozart di risolvere
alcune urgenti necessità economiche".
Protagonista dell'esecuzione è il Quartetto Gringolts,
fondato nel 2008 e diretto dal violinista russo Ilya Gringolts
(primo premio al Concorso Paganini di Genova nel 1998) e
composto dalla violinista armena Anahit Kurtikyan (prima parte
nell'Orchestra dell'Opera di Zurigo), dalla violista rumena
Silvia Simionescu (primo premio ai Concorsi di Brescia e Osaka)
e dal violoncellista tedesco Claudius Herrmann (primo
violoncello dell'Opera di Zurigo). Ad essi si aggiunge in scena
la violista statunitense Lily Francis (finalista nel 2009 al
Concorso ARD di Monaco e, dal 2017, professore al Mozarteum di
Salisburgo come docente di violino).
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