di Federica Acqua
Arriva in anteprima al Teatro delle
Muse di Ancona un concerto straordinario di musiche barocche
comprendenti il Requiem e il Concerto per violino e orchestra
n.1 di Mozart, assieme al Te Deum di Salieri, suonati
utilizzando le tecniche esecutive dell'epoca con strumenti
originali o loro perfette riproduzioni. Un'occasione unica per
ascoltare sotto la direzione di Andrea Marcon, organista,
clavicembalista e scopritore d'inediti, divenuto un punto di
riferimento mondiale per il repertorio barocco (ha pubblicato
oltre 80 Cd), la musica dei grandi compositori del '700
riproducendone fedelmente il suono.
"Perché non basta - ha dichiarato all'ANSA - servirsi di
strumenti barocchi originali, ma occorre saperli anche suonare
conoscendo le prassi esecutive dell'epoca come quando si ammira
un quadro e si è in grado di capire in che periodo storico è
stato dipinto. Basti pensare - ha spiegato - che le sale in cui
venivano tenuti i concerti erano quelle piuttosto piccole di
dimore private, e lo stesso avveniva per la lirica, come per
esempio l'Orfeo di Monteverdi, presentato in una stanza del
Palazzo Ducale di Mantova nel 1607 con un pubblico al massimo di
70 persone. Di conseguenza sia gli strumenti come i violini che
usavano corde in budello e non in acciaio, che le voci, più
centrate sulla raffinatezza interpretativa piuttosto che sulla
potenza, oltre ad essere diversi, si allineavano su toni più
bassi di quelli attuali".
La direzione del concerto seguendo la prassi barocca è anche il
risultato della lunga ricerca di Marcon sugli spartiti
dell'epoca che l'ha portato a restituire ai contemporanei non
solo capolavori dimenticati come 'La concordia de' pianeti' di
Antonio Caldara (1670-1736), da lui incisa assieme alla Messa in
Si minore di Bach e a l'Arsilda di Vivaldi, ma anche ad
approfondire le tecniche dell'epoca per riprodurle. "Perché se è
vero - ha affermato - che non possiamo ascoltare le opere del
passato, possiamo però studiare e comparare le annotazioni dei
loro autori e dei loro contemporanei per riportarle in vita". A
farlo ad Ancona saranno 25 musicisti della Frau Musika, quasi
tutti under 30 e provenienti da ogni parte del mondo, assieme a
una trentina di esponenti del Coro del Friuli Venezia Giulia,
che ha al suo attivo oltre 400 concerti, e a quattro soliti: il
soprano Jeanne Marie Lelièvre, il contralto Francesca Ascioti,
il tenore Leonardo Cortellazzi e il basso José Coca Loza.
Guidati da Marcon, restituiranno al pubblico tre secoli dopo la
loro composizione la freschezza originale del Concerto n.1 per
violino e orchestra col violinista solista Paolo Tagliamento,
scritto da Mozart ad appena 19 anni e il Requiem, capolavoro
assoluto del genio salisburghese completato dopo la sua
scomparsa dal suo allievo Franz Xaver Sussmayr. In programma
anche il Te Deum di Salieri a 200 anni dalla morte del
compositore, opera imponente in sette episodi, scritta per
l'incoronazione di Leopoldo II, che non mancherà di ricordare
al pubblico il film di Milos Forman che opponeva, peraltro senza
alcun fondamento, Salieri a Mozart causandone addirittura la
morte, leggenda preconizzata prima di lui da Puskin.
Curato dalla Fondazione Teatro delle Muse in collaborazione con
Marche Teatro e il sostegno della Fondazione Cariverona, il
concerto il 7 aprile prossimo in occasione della Pasqua, dopo
Ancona andrà in tournée, a Belluno, Vicenza, Legnago e Verona.
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