L'Antigone secondo Alan Lucien yen, Roberto Latini e il maestro Lanzillotta, passando per Edipo Re di Luca De Fusco e l'Ifigenia di Eva Romero. E poi Luca Lazzareschi e Manuela Mandracchia, Roberto Latini con Manuela Kustermann, l'Orchestra e il Coro maschile di Santa Cecilia in dialogo con Massimo Popolizio e Sandra Toffolatti, i danzatori del Tanztheater Wuppertal di Pina Bausch.
Dopo più di 25 anni - era ancora l'era Martone - il Teatro di Roma torna al Teatro romano di Ostia, con la prima edizione del Teatro Ostia Antica Festival. Il senso del passato, che dal 23 giugno al 26 luglio trasformerà il palcoscenico millenario del parco archeologico in un crocevia di arte e pensiero, in dialogo tra classici e contemporaneità. "Una stagione - racconta il direttore artistico del TdR Luca De Fusco - che sarà a metà" anche per i temi "tra quella dell'Inda con il dramma antico a Siracusa e il Festival shakespeariano a Verona" e che, aggiunge il presidente della Fondazione del Tdr, Francesco Siciliano, "per noi significa guardare lontano e fare quel passo per riportare il Teatro di Roma a quello che deve essere", soprattutto "in un anno speciale come quello del Giubileo". Un'operazione, sottolinea il sottosegretario alla Cultura Gianmarco Mazzi, che proprio nella Giornata mondiale del teatro "mette in luce un'alleanza necessaria tra i beni e le attività culturali". Soprattutto, lo ripetono il sindaco di Roma Capitale Roberto Gualtieri e il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, le due istituzioni socie della Fondazione, è "una ferita rimarginata". Quella di un territorio che "va recuperato", dice il governatore, e per il quale "la riapertura del Festival rappresenta molto. Ci sono milioni di turisti che passano per Roma e non vanno a visitare il sito archeologico", mentre "è un sito e un contesto unico". Ma è anche una ferita rimarginata per la cultura e il teatro.
"È importante che un'istituzione come che il TdR possa valorizzare quel sito straordinario - sottolinea il sindaco -. Ed era giusto che così come il Teatro dell'Opera ha la sua stagione estiva alle Terme di Caracalla, il Teatro di Roma avesse la sua a Ostia Antica". Intanto, assicura, "stiamo tutti lavorando anche per il Valle", che nelle intenzioni dovrebbe essere affidato al TdR il prossimo anno. In verità, racconta il direttore del Parco, Alessandro D'Alessio, il teatro "recente" a Ostia Antica era arrivato "già nel 1922, con la una rappresentazione dell'Aulularia di Plauto". Dopo che il Teatro di Roma ha lasciato il sito alla fine degli anni '90, però, "i 60mila spettatori sono precipitati ai duemila" del periodo successivo. Ora si riparte con il Festival e i suoi cinque nuovi spettacoli sul fil rouge dell'Antigone. La prima versione è quella del prologo nella Cavea dell'Auditorium Parco della Musica, messa in note da Mendelssohn, ora diretta dal maestro Francesco Lanzillotta, con Orchestra e Coro di Santa Cecilia e le voci recitanti di Massimo Popolizio e Sandra Toffolatti. Il Teatro di Ostia Antica con i suoi 2.300 posti accoglierà invece la voci immortali dell'Antigone nella rilettura "thriller" dell'Edipo re di De Fusco, con Luca Lazzareschi e Manuela Mandracchia. E poi ecco l'Antigone di Anouilh secondo Roberto Latini con Manuela Kustermann e ancora la prima mondiale dell'Antigone di Alan Lucien yen (eccezionalmente all'Argentina per esigenze tecniche) con danzatori del Tanztheater Wuppertal di Pina Bausch affiancati da Antonin Monié dell'Opera di Parigi. Chiude l'Ifigenia di Silvia Zarco, per la regia di Eva Romero. Nell'arco del triennio, conclude De Fusco "ci muoveremo nella forbice tra titoli shakespeariani e tra Eschilo, Sofocle, Euripide".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA