E' iniziata a Milano l'ultima
udienza davanti alla gup Anna Magelli nella quale è prevista la
prima decisione sul rinvio a giudizio o meno di Daniela
Santanchè in uno dei vari procedimenti che coinvolgono la
ministra del Turismo, quello sul falso in bilancio per il caso
Visibilia. La senatrice di FdI non è presente in aula
all'udienza preliminare, a cui non ha mai preso parte.
Dopo l'ultimo intervento previsto di una difesa di uno degli
imputati, la gup, salvo sorprese, entrerà in camera di consiglio
e deciderà nel procedimento per false comunicazioni sociali nel
quale figurano, oltre alla parlamentare, altri 19 imputati, tra
cui tre società del gruppo editoriale Visibilia, fondato dalla
parlamentare e imprenditrice che ha dismesso le cariche nel
2022.
Su venti imputati, tra cui pure il compagno di Santanchè
Dimitri Kunz e la sorella Fiorella Garnero, nelle scorse udienze
i pm Marina Gravina e Luigi Luzi hanno ribadito la richiesta di
processo per 17 posizioni, ministra compresa. Federico Celoria,
ex consigliere di amministrazione, ha chiesto invece di
patteggiare e due società, ossia Visibilia Editore ed Editrice,
hanno concordato una sanzione amministrativa.
Il 29 gennaio, poi, la Cassazione dovrà decidere sulla
competenza tra Milano o Roma sul caso in cui Santanchè con altri
risponde di truffa aggravata ai danni dell'Inps per la vicenda
della cassa integrazione in Visibilia nel periodo Covid.
In più la ministra è anche indagata per bancarotta dopo il
fallimento di Ki Group srl, società della galassia del bio-food
un tempo guidata dalla senatrice. Liquidazione giudiziale che, a
dicembre, ha riguardato anche Bioera, altra società del gruppo,
e dunque anche in questo caso ci sono profili di bancarotta al
vaglio.
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