Le Borse europee si muovono in
territorio positivo in attesa dell'avvio di Wall Street con i
future che sono negativi.
La lente dei mercati è, da una parte, sui dazi con
l'apertura del presidente Usa, Donald Trump sulla Cina per un
"possibile" accordo. Dall'altra, è su una svolta nella guerra in
Ucraina con le pressioni del Tycoon su Zelensky.
Senza grandi spunti i titoli di Stato. Il rendimento del
decennale italiano scende di due punti base sotto il 3,62%. Lo
spread tra Btp e Bund cala a 106,5 punti. L'euro resta forte sul
dollaro con il quale scambia a 1,0434.
L'indice d'area del Vecchio Continente, lo stoxx 600,
guadagna un quarto di punto con industriali in evidenza. Tra le
singole Piazze a Milano (Ftse Mib +0,34%) rimbalza StM (+3,97%)
insieme a Campari (+2,3%). Sotto vendita Tenaris (-4,4%) e A2a
(-2,4%) dopo i conti. La migliore è Parigi a +0,5%. Francoforte
segna invece un +0,4%. Londra è debole a -0,38 per cento.
L'oro che ha raggiunto nuovi massimi a 2.954 lima a 2.948
dollari l'oncia. Sul fronte delle materie prime, il gas è in
saliscendi. Il prezzo cede lo 0,7% a ridosso dei 48 euro al
megawattora. L'aumento della produzione di gas naturale
liquefatto dagli Stati Uniti, il principale fornitore europeo, è
l'ultimo di una serie di fattori ribassisti che hanno
contribuito a invertire la tendenza al rialzo di quest'anno. Il
petrolio è in recupero, invece, con il wti che supera i 72
dollari e il brent che oltrepassa i 76 dollari al barile.
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