"L'impatto che hanno i nostri investimenti vale almeno 2,3 volte sul Pil italiano: è vero che siamo la prima stazione appaltante del Paese, è vero che noi generiamo tantissimo indotto". Lo ha detto l'ad di Ferrovie dello Stato, Stefano Antonio Donnarumma, nel corso di una conferenza stampa a Villa Patrizi, a Roma.
"C'è un grande impatto di nuove opere in questo momento per sovrapposizione tra investimenti ordinari e quelli del Pnrr: nel 2024 ci sono stati più di 1200 cantieri, di cui 500 per manutenzione rete e 700 per nuove opere. I cantieri che creano maggiori disagi sono quelli che servono per manutenzione e per mantenere la sicurezza, mentre quelli del Pnrr sono principalmente per nuove infrastrutture", ha aggiunto Donnarumma.
"Noi - ha aggiunto - non facciamo come gli altri che chiudono le linee. Però diciamo se in quelle settimane" in cui è previsto il viaggio "c'è un problema dovuto a cantieri". E "la pianificazione con Anas è congiunta quindi uno evita" di aprire cantieri "quando ci sono le interruzioni dell'altro" permettendo così la soluzione alternativa. "Per fare tutti questi lavori noi di fatto andiamo in una continua dissinergia dal punto di vista operativo, ma anche di costo. E lo facciamo per garantire alle persone di trovare la mattina il treno. E questo ci permette, pur avendo a volte anche decine di minuti di ritardo, di avere sempre il servizio. Da oggi in avanti faremo una campagna pubblicitaria per istruire tutti e dare le risposte che servono e pianificare al meglio possibile".
Infine le nomine: "Nessuno ci ha detto mai che qualcosa non andava bene" nella nomina di Gianpiero Strisciuglio da Rfi a Trenitalia, "ci sono state chieste nella normale interlocuzione tecnica tra Fs, Mit e Mef delle integrazioni documentali. E alla fine abbiamo ottenuto un nulla osta. Con questa interlocuzione abbiamo chiuso gli aspetti formali e convocato le Assemblee per procedere secondo le nostre decisioni già prese in precedenza".
"Spostare un nostro manager da una società a un'altra - ha aggiunto - è uno spostamento orizzontale che cambia l'ambito ma lo lascia allo stesso livello organizzativo" e pensare che ci sia un problema in questo "vuol dire che non ci può essere un'azienda integrata in Italia". "La procedura è che la società esamina le candidature, fa le proprie valutazioni e accertamenti, le propone, il Mef fa le sue verifiche e dispone un nulla osta. Non c'è nulla di strano quando ci sono le interlocuzioni. E non ci sono particolari ritardi" nelle nomine, ha proseguito Donnarumma.
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