"Il Disegno di legge sull'economia
dello spazio è un segnale importante dell'impegno politico e
industriale dell'Italia per consolidare il proprio ruolo nella
Space Economy. Tuttavia, servono correttivi per garantire
competitività e continuità alle imprese del settore" avverte
Giorgio Marsiaj, delegato del presidente di Confindustria per
l'Aerospazio, in audizione al Senato sul Disegno di legge in
materia di economia dello spazio.
Secondo Confindustria, il provvedimento introduce un quadro
normativo innovativo ma "impegnativo per gli operatori" e
necessita di adeguamenti. "È cruciale introdurre un regime
transitorio che consenta alle aziende italiane di adeguarsi alle
nuove regole senza rischiare interruzioni o sospensioni delle
attività in corso", ha sottolineato Marsiaj. "Senza una finestra
temporale adeguata tra l'adozione dei decreti attuativi e
l'entrata in vigore delle nuove norme, le imprese nazionali
potrebbero trovarsi in una situazione di svantaggio competitivo
rispetto ai player internazionali".
Un altro nodo evidenziato riguarda i massimali assicurativi
previsti dal Ddl, che Confindustria ritiene eccessivamente
onerosi. "Chiediamo che il massimale assicurativo obbligatorio
venga ridotto dagli attuali 100 milioni di euro a 50 milioni di
euro, in linea con le principali economie europee come la
Francia", ha affermato Marsiaj: "Inoltre, sarebbe opportuno che
la definizione del massimale non fosse fissata per legge, ma
demandata ai provvedimenti autorizzativi, garantendo maggiore
flessibilità agli operatori".
Marsiaj ha poi evidenziato il valore strategico del comparto
aerospaziale per il Paese: "L'Italia può vantare capi filiera
nazionali competitivi a livello globale e una rete di piccole e
medie imprese altamente specializzate, che giocano un ruolo
chiave nell'innovazione del settore. Per mantenere la nostra
leadership è essenziale sostenere la crescita dimensionale delle
pmi con politiche industriali mirate. In questo contesto, la
Space Economy può generare nuovi posti di lavoro altamente
qualificati e stimolare l'innovazione tecnologica, rendendo
l'Italia un polo attrattivo per le giovani generazioni".
"Investire nel settore spaziale - ha aggiunto - significa
rafforzare la competitività dell'industria manifatturiera,
attrarre nuovi investimenti e creare opportunità per i nostri
giovani". Marsiaj ribadisce la piena disponibilità di
Confindustria a collaborare con il Governo per ottimizzare il
provvedimento: "Siamo pronti a supportare il governo nelle sue
iniziative per il settore aerospaziale e a contribuire con le
nostre competenze affinché il Disegno di legge diventi
un'effettiva leva di sviluppo per il Paese".
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