L'export delle aziende venete
negli Usa ha registrato nel 2024 un valore di 7,3 miliardi di
euro, con una crescita del 30% rispetto al 2019, l'inizio della
crisi dovuta alla pandemia. Un volume economico - per
l'esattezza 7.272.985.300 di euro in termini assoluti -sostenuto
dalle vendite di produzioni meccaniche (quasi un miliardo e 650
mila euro) e di "strumenti e forniture mediche", prevalentemente
il comparto dell'occhialeria (circa un miliardo e 200mila euro).
L'agroalimentare da solo quota quasi un miliardo di euro
(927.050.324) ed è il settore che rispetto al 2023 ha visto la
crescita maggiore (+15,9%), mentre il maggior calo si è avuto
nella moda, passata da 696 milioni a quasi 549. In generale,
l'export veneto verso gli Stati Uniti ha subito nel 2024 una
contrattura lieve, del 3,8%, a causa soprattutto della crisi di
moda e metallurgia.
"Il 2 aprile sarà un giorno cruciale per l'economia mondiale
- commenta il presidente dela Regione, Luca Zaia - I dazi
saranno il terzo cigno nero in cinque anni. L'Italia faccia
valere il proprio rapporto privilegiato con gli Stati Uniti".
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