Le imprese usano soprattutto l'Ia per
l'estrazione di conoscenza e informazione da documenti di testo
(54,5%), la Ia generativa di linguaggio scritto o parlato
(45,3%) e la conversione della lingua parlata in formati
leggibili da dispostivi informatici attraverso tecnologie di
riconoscimento vocale (39,9%). Seguono l'Ia per
l'automatizzazione dei flussi di lavoro (28,1%), per il
movimento fisico delle macchine (10,4%) e per il riconoscimento
delle immagini (25,4%).
L'analisi dei testi (text mining) e le tecniche di
apprendimento automatico (ad es. machine learning) sono le due
tecnologie più utilizzate dalle grandi imprese (rispettivamente
60,8% e 51,6%), mentre per le imprese di dimensione più ridotta
la seconda tecnologia più utilizzata è l'Ia generativa per la
creazione di linguaggio scritto (46,9%) che offre soluzioni
innovative per automatizzare processi, migliorare la
comunicazione e personalizzare i contenuti.
Gli ambiti aziendali in cui vengono più spesso adottati
sistemi di intelligenza artificiale sono sempre più concentrati
su marketing e vendite (35,7%), organizzazione dei processi
amministrativi aziendali (28,2%) e attività innovative e di
ricerca e sviluppo (24,6%). Rispetto al 2023 rappresentano anche
gli ambiti nei quali si registra il maggior aumento di imprese
(rispettivamente +84,5%, +142,5% e +98,7%).
Osservando le imprese per tipologia di investimenti digitali
già effettuati o programmati per il biennio futuro, emerge che
la maggioranza delle imprese con almeno 10 addetti ha già
investito da 1 a 4 ambiti digitali nel periodo 2021-2024 (52,6%)
e circa il 38% intende farlo nel biennio 2025-2026; invece,
circa la metà delle grandi imprese dichiara di aver investito
tra le 4 e le 7 aree nel periodo passato (51,9%) e tra le 6 e le
9 aree in quello futuro (50,3%).
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