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Truffe, 'Mia sorella suicida perseguitata da trading online'

Truffe, 'Mia sorella suicida perseguitata da trading online'

Versilia, familiare chiede indagini: 'La minacciavano'

MASSAROSA (LUCCA), 17 gennaio 2025, 11:44

Redazione ANSA

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"Mia sorella si è suicidata perché era perseguitata e minacciata da chi l'ha truffata facendole fare degli investimenti in criptovaluta e col trading on line. Il giorno dopo la sua morte abbiamo chiesto alla guardia di finanza di indagare per istigazione al suicidio. Il suo telefono continuava a squillare e squilla tuttora". Così, al quotidiano Il Tirreno , la sorella di Katia Palagi, morta a 56 anni gettandosi da un viadotto il 12 novembre 2024 rivela i motivi della vicenda, di cui tratta anche il quotidiano La Nazione. "Mia sorella - afferma Marisa Palagi - si gettò dal viadotto di Bozzano", sul raccordo autostradale fra Lucca e Viareggio, "non era una persona debole. Qualcuno deve averla minacciata, qualcuno ha messo in mezzo noi familiari. E lei ha deciso di farla finita per evitare che pagassimo noi le conseguenze". C'è una storia di investimenti dietro il suicidio di Katia Palagi secondo i parenti. La loro congiunta ne aveva fatto un primo nel 2022 in bitcoin "tramite una piattaforma che su Internet promette guadagni veloci e molto rilevanti con il trading on line", ricostruisce il giornale. "I referenti del portale - racconta la sorella Marisa - le dicono più volte che le cose stanno andando bene, le mostrano grafici in crescita". Ma quando chiede di riscattare il capitale, a giugno, Katia Palagi trova un muro. Passa l'estate e i soldi non tornano indietro. Le due sorelle vanno insieme a fare una denuncia alle Fiamme gialle, interviene una nuova società, la contattano un uomo e una donna, le chiedono di fare bonifici in Spagna e Lituania. "Nel luglio 2023 le fanno aprire un conto", prosegue, poi una "piccola parte di denaro che si vede restituire appartiene a un altro truffato, così mia sorella è stata denunciata e indagata a sua volta". Il 12 novembre 2024 decide di uccidersi e lascia uno scritto in cui dà ai parenti indicazioni chiare per risalire ai suoi persecutori. "I suoi truffatori-persecutori l'hanno minacciata, è sicuro - conclude la sorella -. Hanno detto che sapevano dove stava di casa, dove vive la sua famiglia. Le hanno detto che si sarebbero rivalsi su di noi. E lei si è sentita persa".

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