(Ripetizione con titolo corretto)
Sulle riforme, "Confindustria valuta
positivamente la volontà del governo di impostare una strategia
pluriennale che dia continuità alla spinta riformatrice avviata
con il Pnrr. Una scelta lungimirante e che, proprio per questo,
andrebbe corroborata con contenuti precisi; in diversi passaggi,
invece, le indicazioni contenute nel Piano appaiono generiche e,
su specifici punti, sollevano qualche valutazione critica". Lo
ha detto
"Per le imprese, è chiara la cornice di priorità in cui la
strategia di riforme va inquadrata", ha detto Camilli, citando
Transizione 5.0 e l'intelligenza artificiale e i mini-reattori
nucleari. "Occorre dare continuità alle azioni avviate negli
ultimi anni: sul punto, il Psb elenca alcuni obiettivi
condivisibili, ma generici e non accompagnati da impegni
precisi", ha detto Camilli, indicando come emblematico il caso
di Decontribuzione sud: "misura che ha sostenuto la riduzione
dei gap di competitività che penalizzano le imprese meridionali,
i cui effetti sono destinati a terminare il prossimo 31
dicembre. Sulla stessa scia si pone il credito d'imposta per gli
investimenti effettuati nella Zes Unica: per farne un volano per
il successo della ZES Unica, oltre a rifinanziarlo, sarà
necessario programmare un orizzonte temporale almeno triennale".
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