Dopo mesi di intense
trattative il governo cileno di Gabriel Boric e l'opposizione
rappresentata dal blocco di centro-destra ChileVamos hanno
raggiunto un accordo sulla riforma delle pensioni, che prevede
un aumento dell'8,5% dei contributi.
"Abbiamo buone notizie per il Cile. Dopo lunghi mesi di
trattative abbiamo trovato punti di accordo che ci permettono di
andare avanti con questa riforma", ha annunciato la ministra del
Lavoro, Jeanette Jara, presentando le linee guida della riforma.
Le modifiche prevedono l'aumento del contributo previdenziale a
carico del datore di lavoro dall'attuale 1,5% all'8,5%. Previsto
anche l'aumento della pensione minima a 250 mila pesos cileni
(poco meno di 250 euro) e un aumento della platea dei
beneficiari. Il sistema della previdenza privata continuerà
anche se con alcune nuove regole.
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