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Cna Marche, un terzo degli artigiani prevede calo attività 2025

Cna Marche, un terzo degli artigiani prevede calo attività 2025

Centro studi, 'per metà delle imprese prevale l'incertezza'

ANCONA, 17 gennaio 2025, 19:35

Redazione ANSA

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Preoccupazione, pessimismo e incertezza. Queste le opinioni degli artigiani imprenditori delle Marche per il 2025 secondo un'indagine del Centro Studi Cna in tutte le regioni italiane. Secondo il sondaggio per il 51,2% delle imprese artigiane, micro e piccole delle Marche, "prevale l'incertezza perché la crescita dell'economia sarà influenzata dal protrarsi o meno delle criticità emerse nel corso del 2024, in particolare dalla guerra in Ucraina e dalle sue conseguenze sul prezzo dell'energia".
    A questo, evidenzia Cna Marche, "si aggiunge l'incertezza sulle politiche dei dazi preannunciate da Trump che potrebbero influire pesantemente sulle nostre imprese esportatrici. A vedere nero è il 33,7% delle aziende, secondo cui l'Italia potrebbe rallentare o incappare in una recessione. Un dato superiore a quello nazionale (28,5%). Per il 14% delle imprese marchigiane il 2025 "sarà uguale all'anno che si è appena concluso mentre solo un esiguo 1,2% è formato da inguaribili ottimisti per i quali questo sarà un anno di crescita più sostenuta rispetto al 2024".
    Se si passa dall'analisi della situazione generale all'andamento della propria azienda, la musica non cambia. Il 29,5% degli artigiani imprenditori marchigiani "prevede che il 2025 sarà per l'impresa che gestiscono un anno molto difficile, come lo è stato il 2024. A vedere rosa il 10,5% che "prevede di proseguire il trend positivo del 2024, ai quali si aggiunge un 2,3% che si aspetta di invertire un trend negativo".
    L'incertezza prevale nel 30,2% delle imprese.
    "Le imprese - osserva il presidente Cna Marche Paolo Silenzi - temono i costi dell'energia (19,3%), del lavoro (33,7) e delle materie prime (34,9). Ma anche la mancanza di politiche pubbliche di sostegno all'economia (15,7), l'abusivismo (9,6) e la difficoltà a reperire manodopera qualificata (18,1)".
    Dalle aspettative degli imprenditori marchigiani - prosegue Cna Marche - emerge un quadro preoccupante. Il 29,6% prevede un calo della produzione e il 23,2% una diminuzione del fatturato.
    Le conseguenze? Una riduzione degli investimenti per il 40,3% delle imprese, dell'occupazione per il 32,9% e dell'utile lordo per il 32,9%".
    "Quelle delle micro e piccole imprese marchigiane - commenta Silenzi - sono previsioni che le istituzioni devono ascoltare per attuare interventi finalizzati a sostenere gli artigiani e le micro e piccole imprese. In particolare nelle Marche dove rappresentiamo il 98% del sistema produttivo. Tra le richieste dei nostri imprenditori per favorire la crescita economica delle loro attività, ci sono migliori condizioni di accesso al credito (18,1%), riduzione del costo del lavoro (53%), l'attuazione piena delle misure previste nel Pnrr e un maggiore ingresso degli immigrati sul mercato del lavoro (7,2%). Altri fattori di crescita citati sono il miglioramento del quadro economico internazionale (57,8), la riduzione dei tassi d'interesse (27,7), un'inflazione bassa e sotto controllo (34,9)".
   

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