È 'benessere' la parola chiave
scelta dal Comune per presentare le nuove misure per i circa
4.000 dipendenti, azioni migliorative che vanno dal lavoro a
distanza ai buoni pasto, dalla cura dei luoghi dove si è
impegnati al welfare aziendale. I primi progetti pilota
partiranno dalla primavera. Sul lavoro a distanza, è stato
spiegato nella presentazione a Palazzo Vecchio, sono previsti
tre interventi per le circa 1.700 persone che usufruiscono di
questa modalità: la formazione dedicata allo sviluppo delle
competenze trasversali, con un focus sulle competenze digitali e
sulla sicurezza informatica; l'implementazione degli spazi di
coworking aziendale; la razionalizzazione e semplicità di
fruizione.
Sui buoni pasto nella delibera illustrata dalla sindaca Sara
Funaro e dall'assessora al personale Laura Sparavigna si fa
parla di novità che mirano "a garantire un maggiore equilibrio
tra benessere del personale e riconoscimento del loro impegno":
saranno rivisti i criteri di maturazione dei buoni, per
garantirli dopo 6 ore e 30 minuti di lavoro anziché 8 ore. Oltre
la metà del personale comunale lavora su circa 20 sedi con oltre
50 lavoratrici e lavoratori ciascuna. Per la cura dei luoghi di
lavoro si partirà da queste e, in particolare da Palazzo
Vecchio, queste e, in particolare, Palazzo Vecchio, l'ex
Istituto dei ciechi in via Nicolodi (dove si trovano le
direzioni istruzione e personale) e il palazzo in viale Fratelli
Rosselli (che ospita la direzione mobilità) che sono fra le più
grandi.
Tra le novità la creazione di spazi dedicati ai momenti di
pausa, l'implementazione del verde, andare sempre più verso la
transizione ecologica e digitale (ad esempio con focus sui
consumi energetici) e la creazione di parcheggi per bici e
monopattini riservati ai dipendenti. Viene poi previsto un
programma di welfare: ci saranno sconti culturali (per accedere,
ad esempio, a musei e teatri), agevolazioni per fare attività
sportive, per i servizi di cura e prevenzione. Funaro ha
spiegato che l'obiettivo è avere "una amministrazione comunale
sempre più attrattiva" per i dipendenti. "Per curare Firenze
dobbiamo partire da curare la sua macchina e quindi il suo
personale", ha aggiunto Sparavigna.
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