Il 95% delle imprese non rispetterà
il termine del 31 marzo per sottoscrivere la polizza
catastrofale. A sostenerlo è il segretario Cna Marche, Moreno
Bordoni, che torna a chiedere una proroga. "È indispensabile
prevedere una proroga di almeno sei mesi, per dare tempo alle
imprese di adeguarsi. Ed è quello che abbiamo chiesto con una
lettera al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, anche perché
le compagnie assicurative non hanno ancora le idee chiarissime
su come muoversi". Senza la polizza, "se il primo aprile dovesse
esondare di nuovo il Misa o dovesse verificarsi una scossa
sismica ad Arquata del Tronto, quasi tutte le attività di queste
zone sarebbero in guai seri: lo Stato non rimborserà i danni
subiti. Preclusa anche la possibilità di partecipare a bandi
pubblici. A rischio inoltre i finanziamenti bancari garantiti
dal Medio Credito". Poi, c'è il capitolo dei costi. "Per una
piccola impresa con un capannone di 500 metri quadri e 15
dipendenti, il costo della polizza può andare da 1.500 a 12 mila
euro a seconda della fascia di rischio. Comunque salate anche le
polizze per imprese più piccole, mediamente sopra i 500 euro.
Le tariffe possono oscillare fra l'1 e il 4 per mille di quanto
assicurato. "I costi cambiano a seconda di dove ha sede
l'impresa e dell'assicurazione alla quale cisi rivolge. Infatti,
ogni compagnia, utilizzando sistemi di intelligenza artificiale,
ha elaborato delle proprie mappe di rischio territoriale, in
base alle quali vengono fissati i prezzi delle polizze. Per
questo chiediamo che sia il Governo ad intervenire nella
catalogazione dei livelli di rischio dei territori dove hanno
sede le aziende da assicurare", conclude Bordoni, tornando a
invocare la proroga.
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