Alla manifestazione di protesta
dinanzi la sede di Confindustria Catania stamane ha preso parte
anche il segretario generale della UilCom Catania Gaetano
Cristaldi. "A Catania - ha detto Cristaldi - ha avuto
un'adesione altissima, ben oltre il 70 per cento, lo sciopero
nazionale del settore Telecomunicazioni. Le aziende non possono
più nascondersi dietro una crisi facendola pagare soltanto a
lavoratori e lavoratrici che hanno visto scendere di oltre 20
punti il potere d'acquisto dei loro salari. Rivendichiamo la
rapida ripresa della trattativa per il rinnovo del contratto
nazionale".
Cristaldi, che contesta "la mancanza di politiche industriali
a salvaguardia di un asset strategico per il Paese", ha
aggiunto: "Noi della Uilcom rappresentiamo con Slc e Fistel
oltre l'85 per cento di lavoratrici e lavoratori delle Tlc e nel
corso dell'ultimo decennio abbiamo inutilmente chiesto a tutti i
Governi che si sono alternati interventi regolatori a tutela
dell'occupazione in un settore segnato esclusivamente da una
guerra dei prezzi". " Le scelte politiche - ha concluso - sono
invece andate in direzione opposta, determinando un mercato
deregolamentato che ha portato a una riduzione importante dei
ricavi derivata da una concorrenza eccessiva incentrata sul
ribasso delle tariffe, con logiche legate solamente alla
riduzione del costo del lavoro".
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