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Giovani avvocati, 'serve il compenso minimo inderogabile'

Giovani avvocati, 'serve il compenso minimo inderogabile'

L'Aiga, presieduta da Foglieni, ne parlerà al congresso a Napoli

ROMA, 17 settembre 2024, 13:22

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Introdurre il compenso minimo inderogabile per i giovani avvocati è una necessità", visto che "per permettere alle nuove generazioni di rimanere sul mercato, c'è bisogno di un segnale forte da parte delle istituzioni: non possiamo più attendere". A dirlo è il presidente dell'Aiga (Associazione italiana giovani avvocati) Carlo Foglieni, che organizza a Napoli, dal 26 al 28 prossimi, il congresso straordinario 2024.
    Per il vertice dei legali under45, "oltre a un vero e giusto equo compenso, che comprenda anche una radicale accelerazione della procedura per il recupero del compenso professionale, sarebbe opportuno incentivare le start-up degli studi legali, mediante l'introduzione di un regime gestionale e fiscale agevolato (sulla falsa riga dei vecchi minimi) e incentivi economici mirati, possibilmente a fondo perduto, anche attraverso il coinvolgimento delle Regioni e della Cassa previdenziale forense".
    Restano in piedi, poi, prosegue il presidente, le "barriere anagrafiche, che non agevolano lo svolgimento dell'attività professionale da parte delle nuove generazioni. Penso - sottolinea - all'assurda regola dei due anni di anzianità per essere iscritti nell'elenco del patrocinio a spese dello Stato, oppure al mancato rispetto del principio di rotazione nell'assegnazione degli incarichi da parte dei magistrati che, giustificandosi dietro la necessità di avere ausiliari di loro fiducia, tendono a scegliere sempre gli stessi professionisti, quasi mai giovani: prevedere un sistema automatizzato di assegnazione degli incarichi, come già avviene per le difese d'ufficio, così da garantire una volta per tutte trasparenza e pari opportunità, potrebbe essere una soluzione".
    Per Foglieni, visto "il calo di laureati in Giurisprudenza che negli ultimi anni è stato superiore al 4%", servono "soluzioni radicali come l'introduzione di un compenso minimo sin dall'inizio del praticantato, una battaglia storica dell'Aiga", e c'è "la necessità di rivedere l'attuale sistema delle scuole forensi e l'esame di Stato".
   

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