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Caracas, no ai farmaci salvavita nell'Ambasciata argentina

Caracas, no ai farmaci salvavita nell'Ambasciata argentina

'È una condanna a morte', denuncia il 75enne Omar González

CARACAS, 24 gennaio 2025, 00:43

Redazione ANSA

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L'assedio contro i cinque oppositori venezuelani rifugiati nella residenza dell'Ambasciata argentina a Caracas ha raggiunto un nuovo livello di gravità, come denunciato su X da uno di loro, il 75enne ex deputato Omar González Moreno.
    "Oggi la polizia di Maduro ha proibito l'accesso a farmaci per me vitali, farmaci per patologie cardiache che devo assumere quotidianamente" ha dettagliato poco fa González alla televisione Evtv. "Li avevamo richiesti a una nota catena di farmacie, abbiamo aspettato per ore ma alla fine ci hanno detto che era vietato portare medicinali all'ambasciata argentina", ha spiegato aggiungendo: "Siamo in questa sede diplomatica da più di 10 mesi e mai prima di oggi era stato vietato l'accesso ai farmaci".
    "Sono un uomo di 75 anni e per tutta la vita mi sono occupato di giornalismo nelle sue varie sfaccettature. Abbiamo fatto richiesta di asilo e, una volta analizzata la situazione di ciascuno di noi, il governo del presidente Javier Milei ci ha immediatamente concesso lo status", ha ricordato González che, al pari degli altri quattro rifugiati, da marzo si vede negato un salvacondotto per uscire dal governo venezuelano. "Ora vogliono sottometterci, violando i nostri diritti umani come, in questo caso, il diritto alle medicine per poter vivere. Devo prendere queste medicine ogni giorno. È una condanna a morte quella che stanno facendo", ha concluso visibilmente preoccupato.
   

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