Creare un registro,
un'anagrafe che renda conto della loro particolare condizione di
orfani da femminicidio. È questa la proposta emersa al XXV
Congresso mondiale dell'Associazione delle donne giornaliste e
scrittrici (AMMPE World), tenutosi a Punta Arenas, nel Cile
antartico. Assieme a questo progetto si é parlato anche della
necessità di farsi carico delle terapie psicologiche necessarie
per superare un lutto di queste caratteristiche, dove la madre è
vittima ed il padre finisce dietro le sbarre, quando non opta
per il suicidio.
Patricia Mayorga e Guendalina di Sabatino, rispettivamente
presidente della sezione italiana AMMPE e scrittrice teramana
dedicata alla narrativa in difesa dei diritti delle donne, hanno
sollevato il tema, ricordando come, nonostante le cifre in
constante crescita dei femminicidi nel mondo, "non esistano dati
ufficiali sugli orfani della violenza sessista, nemmeno a
livello europeo. I dati in nostro possesso - ha sottolineato
Mayorga - sono di organizzazioni private che colmano questa
lacuna". "C'é un vuoto su questo tema. Credo che realizzare
un'anagrafe di questi orfani , e istituire una giornata di
ascolto e di riflessione sulla loro condizione sia una
necessità urgente" ha ricordato di Sabatino.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA