La Corte d'Appello di
Santiago ha ratificato la sentenza di primo grado e confermato
il pagamento di un debito fiscale di oltre un miliardo e mezzo
di euro (1.550 milioni di pesos cileni) da parte degli eredi di
Augusto Pinochet.
Il dittatore cileno era stato indagato per appropriazione
indebita di fondi pubblici in seguito alla scoperta di conti
bancari segreti da lui detenuti presso la Riggs Bank negli Stati
Uniti. La sentenza ha ritenuto che la famiglia non abbia
giustificato il denaro depositato nella banca statunitense.
In un processo durato due decenni, la Corte d'Appello di
Santiago ha dunque finalmente confermato che Augusto Pinochet
Ugarte ha rilasciato dichiarazioni fiscali "dolosamente false"
tra gli anni fiscali 1999 e 2004.
Tuttavia non c'é chiarezza sui termini del pagamento: secondo
quanto riporta il media locale Biobio è molto probabile che sarà
la Corte Suprema a risolvere la questione. Fonti vicine ai
protagonisti del caso lascerebbero intendere che le tasse siano
già state pagate, anche se le diverse istituzioni statali
vincolate al caso non confermano nè smentiscono l'informazione.
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